Un arcobaleno di ironia. Cely McFarland e il mondo LGBT
Intervista di Silvia Lanzi a Cely McFarland, 10 dicembre 2012
Cely McFarland e i suoi video colorati, 28 caricati ad oggi. Una bella scoperta, che mi ha subito conquistato e che ha fatto del suo canale youtube uno dei miei preferiti.
Cely, al secolo Andrea è un ventiquattrenne romano, diplomato al liceo artistico con un “bellissimo sessanta centesimi di cui vado molto fiero” (cito testualmente) che si diverte a postare sul tubo le sue riflessioni e i suoi sfoghi. L’ultimo riguarda la giornata mondiale contro l’AIDS di quest’anno. Ed è proprio da questo che vorrei partire
Ho visto quello che credo sia il tuo ultimo video. È molto bello e di grande impatto. Come l’hai ideato?
Inizio col ringraziarti per i complimenti al video, anche io sono orgoglioso del risultato! L’idea è stata della mia amica e make-up artist Elisa Capalbo che ha curato il body painting; sua è stata la scelta dell’artista, la ricerca e la progettazione del disegno. Io stavolta mi sono occupato più che altro del montaggio e ovviamente dell’interpretazione.
Volevamo creare qualcosa che fosse delicato ma d’impatto, senza parlare di questa malattia in modo angosciante e scontato. Da parecchio tempo volevo affrontare questo tema, ma ho sempre rinviato perché non era il caso scherzarci sopra come mio solito.
Quindi quando Elisa mi ha parlato della sua idea ho subito accettato, mi è sembrata straordinaria e molto originale. Allo stesso tempo eravamo un po’ preoccupati, non ci eravamo mai imbarcati in un’esperienza simile… ma fortunatamente è andata benissimo. Il pubblico l’ha apprezzato moltissimo. Ho ricevuto ringraziamenti da parte di utenti sieropositivi e questa per noi è stata la più grande soddisfazione.
Qualche giorno fa mi sono imbattuta per caso sul nel tuo canale youtube e sono rimasta colpita dai tuoi video così colorati e ironici, che però toccano sul vivo problematiche molto importanti del mondo LGBT. Come concili queste due anime del tuo lavoro?
Non è molto semplice, specie per i video a sfondo sociale o con un messaggio molto forte. Devi sempre ragionare bene sul contenuto del video, curarti di non offendere nessuno ed evitare di alimentare gli stereotipi più comuni. Purtroppo però, quando si ricorre all’ironia, devi un po’ giocare con questi ultimi. Lo stereotipo spesso è la chiave dell’umorismo e bisogna sfruttarlo. Cerco però sempre di metterlo in ridicolo, così da far capire a chi mi segue che è stupido ritenerlo giusto, attendibile o un buon esempio.
Ho scelto i toni allegri e la commedia per i miei video perché ritengo siano delle forme di linguaggio universali, che possano raccogliere un target più ampio rispetto ad altri generi. Dopotutto faccio dei video perché voglio che vengano visti da più persone possibili; poi nella vita mi piace fare un po’ il buffone, quindi mi viene abbastanza naturale interpretare dei ruoli comici. Due piccioni con una fava!
Domanda banale ma doverosa. Quando e perché hai dato vita al tuo canale?
Il primo video “Le 10 categorie di gay” è nato in seguito a una mia piccola ricerca durata qualche mese e senza neanche troppe pretese. Così una domenica mattina, ho preso coraggio e ho iniziato a parlare davanti alla webcam. Inaspettatamente il video ha riscosso un buon successo, così da quel momento non mi sono più fermato. Ho sempre trovato divertente il lavoro degli altri youtubers che seguivo, perciò ho deciso di rendere questo hobby la mia distrazione principale. Ho sempre avuto una passione particolare per internet, gli audio visivi e il montaggio e questa esperienza li racchiude tutti in un unico progetto.
Quando si è trattato di scegliere il tema mi è sembrato naturale parlare del mondo gay, primo perché mi riguarda direttamente e poi perché non c’erano molti video su quest’argomento.
Nei tuoi video tu interpreti tutte le parti. È perché ti senti un po’ primadonna?
Decisamente! Ah ah! Mi piace molto stare al centro dell’attenzione, credo non ci sia nulla di male, anche se allo stesso tempo mi imbarazza. Forse sono masochista? Poi trovo che interpretare più ruoli sia anche una sfida con se stessi e aiuti anche a conoscersi meglio.
A volte scopri di avere dei lati di te che neanche immaginavi. E ovviamente mette a dura prova i tuoi limiti, dovendoti calare in un personaggio che magari di te ha pochissimo. Allo stesso tempo però devi renderli riconoscibili, unici e interessanti. È molto divertente, ma allo stesso tempo difficile. In generale più il personaggio è lontano dalla mia persona e più mi riesce meglio immedesimarmi. Forse perché quando è simile a te, non è mai chiaro quale sia il confine tra i due…
Non parli mai di politica – almeno non in modo esplicito. Credo però che sotteso ai tuoi video ci sia qualcosa di più. Ti senti attivamente impegnato nel mondo LGBT?
Sì, credo di potermi ritenere attivamente impegnato, pur non facendo parte di alcuna associazione. A modo mio combatto l’omofobia e soprattutto cerco di informare più persone possibili circa la condizione che i gay vivono in Italia. Mi è capitato di conoscere un ragazzo di Miami che, trovando per caso i miei video, non era minimamente a conoscenza della situazione italiana. Anzi è rimasto sorpreso, all’estero in molti credono che l’Italia sia un paese molto gay friendly avendo molti artisti, stilisti e personaggi storici omosessuali. E’ assurdo…
Allo stesso tempo cerco di sensibilizzare anche le menti italiane verso un’apertura maggiore, in particolare ho cercato di farlo con i video in cui parlo dei matrimoni gay, delle adozioni, del mondo del lavoro e la discriminazione per le transessuali sul posto di lavoro.
Infine, ma non di minore importanza, sono molto felice che molti ragazzi grazie ai miei video vivano meglio la loro omosessualità; alcuni hanno anche fatto coming-out in famiglia, oppure si sono accettati definitivamente. Spesso alcune persone hanno bisogno di un esempio da cui prendere spunto per trovare il coraggio; vedere me che parlo della mia omosessualità rivendicandone la normalità in modo del tutto naturale, può essere un modo per reagire nei confronti di se stessi. Per me questi ragazzi resteranno sempre la migliore soddisfazione che il mio canale mi ha regalato.
Sei credente? Qual è la tua posizione, se ne hai una, nei confronti di Dio?
No, non sono credente, quindi nei confronti di Dio non posso avere alcuna posizione in particolare. Da bambino lo ero, anzi avevo un rapporto anche molto bello con la fede. Ma poi qualcosa è cambiato… credo non si possa descrivere a parole, succede e basta.
E, da ultimo, cosa credi che possa fare ognuno di noi per rendere il mondo un po’ più vivibile per le persone omosessuali?
Il rispetto è la prima cosa, in ogni contesto. Dal lavoro alla scuola e va trasmesso anche tramite l’educazione dei figli, così che non possano far male ai coetanei tra le mura scolastiche, sia fisicamente che verbalmente.
Ma non solo questo, anche nei piccoli contesti quotidiani del mondo adulto trovo molta ostilità e mancanza di rispetto nei confronti dei gay. Oggi ad esempio mentre ero al cinema e assistevo a un film a tematica gay, durante la scena di un bacio tra due personaggi qualcuno tra gli spettatori ha urlato “frocioni” in tono decisamente dispregiativo. E dalla voce sembrava senz’altro un uomo di mezza età, quindi non parliamo del solito ragazzino maleducato e che comunque non giustificherei. Saranno sciocchezze, ma per me contano anche queste piccole cose.
Magari al posto mio, un ragazzo che ancora vive la propria omosessualità in modo meno rilassato, potrebbe sentirsi turbato. Anche la televisione dovrebbe limitare esempi di questo tipo e prendere provvedimenti quando nei vari programmi accadono fatti analoghi. La gente viene letteralmente educata delle televisione e trae esempio da ciò che vede.
Così come sono dell’idea che questa dovrebbe ospitare più elementi del mondo LGBT; trovano spazio solo le personalità più accentuate diciamo, che non fanno che alimentare i soliti pregiudizi. Non dico che non ci debbano essere anche certi elementi, ma credo ci sia spazio per tutti.
Per rendersi conto di quanto siano belli e ben fatti i video di Cely McFarland allora, collegatevi al suo canale. Merita davvero, per la leggerezza, l’ironia – una leggerezza e un’ironia mai volgari – con cui tratta le tematiche del mondo gay.