Per la chiesa cattolica è tempo di spogliarsi di autorità per vestirsi di Carità
Riflessioni di Loris Cozzolino* autore della Pagina Facebook Ogni santo giorno
Il pontificato di Francesco ha provocato un profondo rinnovamento di interesse da parte del mondo laico verso la Chiesa. Frasi come “Chiesa in uscita”, hanno riacceso le speranze di tutta quella parte di umanità che langue nelle periferie geografiche e umane di questo mondo inquieto.
Purtroppo il profondo senso di crisi, attribuibile solo in parte alla devastante epidemia di Covid, determina arroccamenti ideologici, nazionalismi, rigurgiti di profonda intolleranza che speravamo essere solo ricordi lontani. Ahimè nemmeno la Chiesa sfugge alla crisi e, anzi, è lacerata profondamente da posizioni in conflitto (basti vedere gli antipodi su cui si assestano il cattolicesimo tedesco e quello polacco!).
È di oggi la sbalorditiva presa di posizione della Chiesa italiana che resuscita addirittura il Concordato per bloccare il processo di approvazione della ddl Zan contro l’omobitransfobia, inserendosi con incredibile scaltrezza politica in una già rovente discussione parlamentare.
La mia impressione è che nonostante gli inviti del papa ai cattolici, sia laici che religiosi, ad uscire letteralmente e simbolicamente dal proprio recinto solito siano ancora disattesi e ad alcune poco credibili parole di tolleranza e di rispetto per chi ha diversa inclinazione sessuale, la maggior parte del clero viva non in uscita ma arroccato in trincee inespugnabili totalmente avulse dalla realtà umana.
La società è cambiata e continuerà a farlo con velocità sempre maggiore. I sistemi antropologici e sociali sono mutati irrimediabilmente e non farò la parte di colui che guarda al passato con malinconia per timore del presente o del futuro in nome dei bei tempi di una volta. Nuovi sistemi, nuove sfide, nuovi emarginati.
Vivere i drammi degli ultimi, vivere le violenze di genere, vivere il dolore del rifiuto sociale, lo stigma sociale, vivere offese e violenze gratuite dovrebbe essere una delle missioni della Chiesa di Cristo fino a farsene carico. Nuove croci per nuovi tempi.
I cosiddetti “valori non negoziabili”, per cui tanto ci si dispera e si attuano tattiche da potere temporale, in realtà sono negoziati sulle spalle e sul cuore di tanti esseri umani che ancora cercano e sperano in quell’Acqua viva che sola può estinguere la sete.
Allora è giunto il tempo di decidere, con evangelica franchezza, se essere pozzo inaccessibile e stagnante o sorgente fresca e perenne.
Il pericolo del rivestirsi di autorità è sempre quello di spogliarsi totalmente della Carità, unica virtù imprescindibile dalla quale derivano tutte le altre.
* Loris Cozzolino, classe 1986, archeologo paleocristiano, passione smodata per l’agiografia, l’esegesi biblica e la teologia di genere. Non rassegnato ad un’immagine di Chiesa legalistica e respingente, nella marginalità e nello “scarto” vede il Volto del Cristo di Dio. Il suo blog di agiografie lo trovate al link https://www.gionata.org/tag/ogni-santo-giorno/
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