E’ tempo di pregare insieme perchè cessi questo clima di odio verso le persone LGBT+
Riflessioni di Gianni Geraci
Qualche giorno fa un giovane mi ha scritto amareggiato dopo aver ricevuto questo messaggio: «L’abominevole DDL Zan sarà votato definitivamente al Senato martedì prossimo 13 luglio. È il giorno della terza apparizione di Fatima in cui la Madonna mostrò ai bambini l’inferno, comunicò i tre segreti e soprattutto annunciò il trionfo del Suo Cuore Immacolato. È stato tentato di tutto per fermarlo, ora non ci resta che pregare. Intensifichiamo dunque la preghiera in questi giorni perché il Signore e la Regina del Cielo e della Terra ci ottengano il miracolo di affossare questa legge pericolosissima per la libertà di coscienza, di pensiero, di impresa, di esercizio della fede, di educazione dei nostri figli, obbligati a subire ogni forma di perversione mascherata da civiltà e progresso».
Nei giorni successivi ho scoperto che sono numerosi i gruppi che, con toni allarmistici, invitavano a pregare perché il DdL Zan non venga approvato dal Senato.
Il problema è che, negli ultimi mesi, il livello dello scontro si è alzato e ha messo i vari protagonisti nella condizione di non poter più fare marcia indietro: chi non vuole questa legge farà di tutto per non farla passare (ricorrendo anche a giochetti come quello di auspicare delle modifiche che, in realtà, hanno come unico obiettivo quello di farla naufragare), chi invece l’ha proposta farà di tutto perché vada in porto (chiudendosi a riccio rispetto a qualunque richiesta di modifica).
Alla fine ci saranno vincitori che scenderanno per le strade a festeggiare e ci saranno vinti che si leccheranno le ferite.
Tante persone LGBT+ e i loro genitori, però, se non si arriverà presto a una conclusione di questo scontro, dovranno fare i conti con un clima che diventa ogni giorno più pesante.
Non parlo solo delle vittime degli episodi di omofobia e di transfobia che il DdL Zan punirebbe, parlo soprattutto delle tantissimè persone LGBT+ e i loro familiari che dovranno ascoltare, nelle nostre parrocchie, prediche in cui la condizione omosessuale e transgender verrà additata come «il cavallo di troia di un attacco, alla libertà, alla famiglia, alla chiesa, ai valori in cui anche loro credono, al benessere e al bene dell’umanità».
Parlo anche dei tanti omosessuali credenti che hanno iniziato con fatica un percorso in cui conciliare il loro orientamento sessuale con la loro appartenenza alla Chiesa e che ora si vedono imporre un assurdo aut aut da chi, dentro e fuori la Chiesa, ritiene omosessualità e cristianesimo inconciliabili.
Parlo degli adolescenti che iniziano a fare i conti con delle pulsioni sessuali a cui non sanno ancora dare un nome e che, in famiglia, a scuola, in parrocchia o sui media assistono a discorsi in cui, di quello che loro intuiscono poter essere un esito del travaglio che stanno vivendo, si dicono cose terribili.
Per questo motivo spero con tutto il cuore che il conflitto che si è creato intorno all’approvazione del DdL Zan si fermi al più presto e con questa speranza nel cuore vi invito a pregare con noi.
Non pregheremo per l’approvazione di un disegno di legge o per la sua bocciatura. Pregheremo invece perché finisca il clima di scontro e di allarme che è stato alimentato in occasione della discussione del progetto di legge contro l’omofobia e la transfobia.
E chiederemo allo Spirito di guidare la coscienza dei nostri parlamentari perché, superando le logiche di scontro e di odio che fanno soffrire tante persone, arrivino presto ad approvare una legge giusta. E naturalmente vi invitiamo a pregare con noi.
Vi aspettiamo ogni sera on line, alle 22.30, per pregare con noi nella stanza meet della Casa di Cornelio su Google Meet al link http://meet.google.com/gmg-bwrs-znw
Vuoi saperne di più? Clicca il sito della preghiera online
Hai bisogno di aiuto? Contatta “Mi fido di Te”, il servizio di ascolto per cristiani LGBT e i loro genitori
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