A tutti i nostri figli, sperando sia l’inizio e non la fine
Articolo di Giuseppina La delfa, presidente di Famiglie Arcobaleno, del 21 dicembre 2012 tratto da Huffington Post Italia
Domani partiamo per la Francia e portiamo Andrea Giuseppe, il nostro piccolino di 4 mesi e mezzo, a conoscere nonni e zii e cugini e amici. Tutti ci aspettano e non vedono l’ora di vederlo dal vivo, abbracciarlo e coccolarlo. La famiglia di Raphaelle, non c’è più. La famiglia di Andrea sarà soltanto quella di parte La Delfa. E anche se per ora non è il mio figlio legale, è già il nipote di tutt* 🙂
Raphaelle, la mia compagna da più di trenta anni, ha dato alla luce Andrea Giuseppe. Io ho messo al mondo Lisa Marie (che ora ha 9 anni) quasi 10 anni fa. Ero, delle due mamme, la più protetta dalla legge, l’unica riconosciuta. A Raphaelle rimaneva il compito ingrato di convincere tutti che Lisa era sua figlia quanto era mia.
Il mio compito è stato quello di sostenerla e di darle di fronte al mondo il suo posto di madre. Quanto me. Forse più di me. Lisa è stata l’unica a non dovere essere convinta: quando era ancora nella mia pancia, sapeva già che eravamo in due a volerla e ad aspettarla.
Per anni mi sono chiesta se era uguale un figlio nato dalla tua carne o dalla tua pancia in confronto a un figlio che ricevevi in braccio già bell’ e fatto e che non abbia un solo cromosoma in comune con te.
Ne avevo certezza già prima di Andrea, vedendo vivere e relazionarsi le altre famiglie arcobaleno ma era una certezza di testa. Ora è una certezza di pancia e di cuore. Ed è bellissimo. Lo scrivo per le giovani coppie infertili che si fanno mille domande e per chi pensa che il legame di sangue sia irrinunciabile.
La cosa incredibile è che per noi Andrea non potrebbe essere figlio di altri, come se fosse sempre stato li ad aspettare di venire a vivere proprio da noi. Ed è proprio, come diceva una nostra amica quando è nato, come se dovesse essere lui e nessun altro.
Io guardo Raphaelle e ancora stupita le dico spesso, meravigliata: “Ma ti rendi conto? Abbiamo due figli! Noi due, insieme!” e sembra una cosa cosi surreale e così concreta, allo stesso tempo!
Speriamo che oggi non sia la fine del mondo per lasciare a Jordi e Diego, nati oggi dall’amore di due donne, e a tutti i nuovi nati del 2012, il tempo di “rompere” un po’ le mamme e i papà ; per lasciare a tutti gli altri, quelli che ci hanno fatto l’onore di nascere nelle nostre famiglie, il tempo di diventare grandi e di rimpiangere un po’ la bella infanzia che abbiamo donato loro… per lasciare il tempo a tutti i bimbi del mondo di crescere e godere della vita e provare a rendere il mondo un po’ migliore.
Ma se domani o dopodomani, fosse la fine del mondo davvero, io posso già dire che la vita mi ha dato tanto, tanto, tanto.
Buone feste a tutte e a tutti