Anziché fare “cose” per gli altri, impariamo a “stare” con gli altri! (Lc 10,38-42)
Riflessioni bibliche di don Fabio
“Quando sei contento di essere semplicemente te stesso e non fai confronti e non competi, tutti ti rispetteranno”. (Lao Tzu)
«Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». (Lc 10,38-42)
Quando vediamo che le cose non vanno secondo i nostri piani, secondo quello che, per noi, era meglio fare, diventiamo tutti come Marta e, addirittura, rimproveriamo anche Dio!
Con un imperativo, Marta dice al Signore di rimproverare Maria affinché faccia ciò che secondo lei è meglio…
Quante volte, anche noi, nelle nostre preghiere diciamo a Dio cosa sarebbe meglio che facesse!
È la tentazione di sempre…
– Se fossi io Dio…
– Se fossi io il papa…
– Se fossi io il presidente della Repubblica…
– Se fossi io… ecc. ecc.
Già… ma non lo siamo. Noi siamo ciò che siamo. Forse è difficile accettarci per ciò che siamo e vorremmo essere altro. Ma questo dipende solo da noi. Non condanniamo, non invidiamo, però, chi è riuscito ad essere se stesso. Piuttosto, chiediamo aiuto per cambiare noi!
Facciamo mille cose per compiacere Dio e compiacere gli altri. Ma nessuno ce l’ha chiesto! Anziché dare e/o fare “cose” per gli altri, impariamo a “stare” con gli altri!