Quando pretendiamo di avere la “verità” diventiamo ciechi (Lc 11,15-26)
Riflessioni bibliche di don Fabio
“Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba”
«È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». (Lc 11,15-26)
Il Vangelo di oggi ci parla di qualcosa che, ahimè, capita anche nella nostra vita quotidiana, nella vita spirituale, nel nostro cammino di fede.
Quando pretendiamo di avere la “verità” in mano, quando ci sentiamo gli unici detentori della “verità” è come se ci mettessimo dei paraocchi. Non riusciamo più a guardare in nessun’altra direzione e, come somari, tiriamo dritto convinti di essere nel giusto.
In base alle nostre “certezze” condanniamo, giudichiamo, scomunichiamo, scartiamo… perché noi abbiamo la verità. E di questa pseudo verità ne facciamo uno scettro di comando anziché, parafrasando don Tonino Bello, un grembiule per servire.
Dimentichiamo che la vera Verità, dice san Giovanni, ci rende liberi. Ci toglie i paraocchi, ci stura le orecchie e ci scioglie la lingua… Proprio come Gesù che aveva uno sguardo a 360°, ascoltava tutti, parlava con tutti, accoglieva tutti senza mai scartare qualcuno.
Donaci, o Padre, il tuo Spirito affinché siamo capaci di accogliere chiunque incontriamo sul nostro cammino!
con affetto Fabio!