Santità perché, con le sue parole, offende i nostri figli omosessuali
Lettera aperta inviata a Benedetto XVI da parenti ed amici di omosessuali pubblicata il 20 dicembre 2012 sul sito www.italialaica.it
Santità, noi che abbiamo allevato i nostri figli con amore e nell’amore, che li abbiamo accompagnati nel difficile percorso dell’accettazione di sé in questo mondo ostile, preservando il bene prezioso della fiducia in se stessi e nel prossimo, che li abbiamo aiutati a costruirsi relazioni affettive belle e pulite come le nostre, scrostandosi di dosso il fango che secoli di pregiudizio e condanna hanno accumulato su di loro,
noi che annoveriamo al nostro interno molte famiglie credenti e praticanti, che ai loro figli hanno trasmesso con successo i principi religiosi e morali, noi che conoscendo la violenza ed il disprezzo esercitati sui nostri figli abbiamo imparato insieme a loro a rispettare tutti i diversi e facciamo della pace la nostra bandiera, noi che siamo fieri dei nostri figli e di noi stessi, perché dobbiamo essere offesi proprio da Lei in un messaggio che voleva essere di pace e che in realtà per la sua ambiguità ha diviso anziché unire?
Le chiediamo una risposta chiara: le forme di unione diverse dal matrimonio fra uomo e donna, che secondo Lei lo “danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione” costituiscono o no “un’offesa contro la persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace?”
Del resto non è la prima volta che Sua Santità venga fraintesa con luttuose conseguenze. Noi e i nostri figli siamo alieni da violenza e fanatismo, ma la nostra pazienza ha superato il limite. Rimaniamo increduli che il capo della Chiesa arrivi a tanto contro la legalizzazione di una promessa d’amore, di fedeltà, contro il riconoscimento sociale di una relazione che è anche un patto di stabilità.
Non immagina, Santità, il senso di esclusione che provocano negli adolescenti le Sue affermazioni, spesso ripetute, che le relazioni omosessuali “non fanno parte del disegno di Dio e sono intrinsecamente disordinate”?
Oltre all’incoraggiamento alla violenza omofobica. Infatti mai una parola è stata spesa nè da Lei nè da un membro della Chiesa ufficiale per deplorare le aggressioni quotidiane che i giovani subiscono da altri giovani spinti dall’omofobia che la Sua Chiesa, lo diciamo a testa alta e senza timore, contribuisce a diffondere.
Non facciamo in tempo a riprenderci dal dolore per suicidi ufficialmente inspiegabili di giovanissimi, i cui drammi in realtà conosciamo o intuiamo, che altre notizie di violenza e persecuzione gettano nello sconforto noi e nella solitudine più disperata ragazzi e ragazze che non hanno alle spalle una famiglia in grado di capirli e difenderli a causa dell’ignoranza e dei pregiudizi che la Sua Chiesa contribuisce ad alimentare, sia con la parola che col silenzio, sia direttamente sia attraverso partiti politici che hanno il suo magistero come riferimento.
Se come padre spirituale ci esclude, allora Le chiediamo come capo di uno stato teocratico, su cui non ci permettiamo di proferire commenti, di rispettare l’ordinamento del nostro stato laico e democratico che fa dell’uguaglianza dei diritti il suo principio fondamentale.
Noi parenti ed amici di omosessuali e noi cattolici scontenti di questa Chiesa che vorremmo inclusiva e non discriminante, sottoscriviamo quanto sopra e solidarizziamo con le famiglie dei nostri amici che combattono per la dignità dei loro figli.
Fabio Pattarino, Margherita Stegagnini, Marco Buzzetti, Giuseppina Serrao, Gabriele Scalfarotto, M.Teresa Fratepietro, Salvatore e Patrizia Mirante, Giovanni Bovio, Anna Ceravolo, Giorgio Valenti, Caterina Toscano, Claudia Toscano, Rita De Santis, Massimo Sampaoli, Patrizia Marchi, Flavia Madaschi, Oriano Belletti, Clara Alemanni, Dario D’agnolo, Sergio Pozzi, Carmela Baroni, Luciana Vandi, Laura Mariotti, Lino Manfredi, Maria Cinzia Villa, Giovanna Troisi, Roberto Spagnoli, Paola Dell’Orto, Laura Dell’Orto, Tiziana Dall’Orto, Domenico Dall’Orto, Massimo Mariani, Salvatore Sanna, Domenica Manganaro, Elena Broggi, Roberto Buttà, Mariella Amidei, Patrizia Rebagliati, Gianfranca Saracino, Giacinto Rapino, Luciana Vandi, Dafne Malinverno, Giuseppino Alessandri, Oriella Bolla, Luigi Marocco, Adina Buzzetti, Vittorio Mandelli, Luigina Marisa Maioli, Carla Zanacca, Ettore Ciano, Anna Sebastiana Tedde, Patrizia Malacarne, Armando Spaolozzi, Elena De Rigo, Rosalia Cera, Carlo e Paola Terriaca, Laura Fleres, Giovanni Vianello, Lucia Laterza, Mimmo Spano, Marina Spano, Francasca Marceca, Filippo Previti, Anna Maria Battaglia…