Coppia lesbica vince la causa per il rifiuto di un mutuo
Articolo del 4 gennaio 2013 pubblicato su pianetagay.it
La Bank of America dovrà pagare un risarcimento di 7.500 dollari a una coppia lesbica della Florida dopo aver rifiutato di accendere un mutuo in base alla sessualità delle due donne. Il Dipartimento Americano HUD (Housing and Urban Development) ha annunciato il raggiungimento di questo accordo dopo che la coppia aveva preso posizione nei confronti della banca.
L’accordo raggiunto è solo la prima implementazione presa da parte dello HUD dopo il cambiamento regolamentare che prevede la possibilità di accendere un mutuo e altri programmi di sostegno per l’acquisto di una casa da parte di tutti i richiedenti aventi i diritti per farlo, senza discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, l’identità di genere o lo stato coniugale.
Secondo quanto stabilito dalla legge, considerato che una delle partner non era impiegata, la richiedente ha selezionato sua madre come co-richiedente del mutuo. Dopo una prima rassicurazione da parte della banca, tuttavia, la coppia si è vista negare la richiesta del mutuo con la giustificazione che le due donne non erano sposate. Ma adesso le cose dovranno essere sistemate per bene.
Helen Kanovsky, Consulente Generale dello HUD, ha commentato così la notizia: “Questo accordo dimostra che lo HUD dovrà rafforzare vigorosamente il suo regolamento per un Accesso Egalitario e perseguire i finanziatori che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e dello stato coniugale“. Ma sullo stesso piano, secondo la Kanovsky, “va elogiata la Bank of America per aver fatto un passo indietro e preso immediatamente misure correttive dopo che lo HUD le ha notificato la violazione“.
John Trasviña, che lavora come Assistente Segretario per il gruppo dello HUD dedicato alle Opportunità di Housing Eque, ha commentato la brutta avventura occorsa alla coppia lesbica in questo modo: “Il regolamento per l’Accesso Egalitario significa in modo molto chiaro questo: che l’orientamento sessuale di una persona, la sua identità di genere o lo stato coniugale non sono un motivo valido per negare un mutuo. I membri del mondo immobiliare dovrebbero prendere nota di questo accordo. Lo HUD, dal canto suo, continuerà a rafforzare i suoi regolamenti per fare si che i programmi di sostegno all’acquisto di una casa siano aperti per davvero a tutte i possibili tipi di famiglie“.