Il vescovo di Davenport chiede ai cattolici di ascoltare “le persone transgender e le loro famiglie” per imparare da loro
Articolo di Grace Doerfler* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 15 febbraio 2022, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Nella diocesi di Davenport, nell’Iowa (Stati Uniti), si hanno segni positivi per quanto riguarda le tematiche LGBTQ: i vertici ecclesiastici si sforzano di capire più in profondità le esperienze delle persone transgender. Una nuova serie di articoli, dal titolo “Un approccio pastorale al gender”, del Catholic Messenger, il giornale diocesano di Davenport, invita i cattolici ad un’interpretazione più olistica delle identità transgender, e mostra come l’essere trans si intrecci con il cattolicesimo.
Il Catholic Messenger aveva già pubblicato un articolo che presenta il diacono Ray Dever, sua moglie Laurie e la loro figlia transgender Lexi. La famiglia Dever ha condiviso la propria storia per “dare un volto umano” ai discorsi sulle persone trans, che è lo scopo della serie “Un approccio pastorale al gender”.
In particolare, il vescovo a capo della diocesi, monsignor Thomas Zinkula, ha adottato un approccio proattivo nella conoscenza del gender e nella condivisione di questo lavoro con la sua diocesi. Come spiegato nel primo articolo della serie, monsignor Zinkula ha formato un “Comitato del gender” nella diocesi come sussidio alle scuole cattoliche e alle parrocchie: “Abbiamo bisogno di avvicinarci con umiltà a questo argomento” ha detto.
Il vescovo partecipa attivamente alle attività del comitato, e ha recentemente pubblicato un articolo di fondo sul Catholic Messenger, intitolato “La Chiesa ci chiama ad ascoltare le persone ai margini”, in cui risponde direttamente a chi critica gli sforzi del Comitato: “Dobbiamo assolutamente cercare e servire le persone LGBTQ+, che sono così spesso fraintese e persino diffamate”.
Il vescovo ha poi parlato dell’importanza del Comitato, sottolineando che prendersi carico delle esigenze spirituali delle persone LGBTQ (in particolare delle persone trans e non binarie) è una questione vitale. Monsignor Zinkula è rimasto colpito dalla storia di un ragazzo che ha tentato di suicidarsi dopo che il suo parroco gli aveva negato la Comunione e aveva predicato che le persone LGBTQ sarebbero andate all’inferno. Storie del genere l’hanno spinto a creare il Comitato del gender e a iniziare la serie di articoli nel giornale diocesano.
Le persone transgender che monsignor Zinkula ha incontrato “desiderano profondamente una Chiesa che li accolga e li accetti come figli di Dio. È tutto quello che vogliono. Non lo vogliamo per tutti?”.
Il vescovo ha spiegato ai suoi lettori che è responsabilità della Chiesa ascoltare e imparare dalle persone trans: “Se la Chiesa nasconde la testa sotto la sabbia, chiude gli occhi, spera che questa cosa vada semplicemente avanti senza dir nulla in proposito […] il silenzio diventerà assordante. La nostra fede cristiana ci chiama ad amare le persone. Non possiamo farlo in astratto. L’amore inizia con l’incontro personale, con l’ascolto della storia di qualcuno”.
Nell’articolo che ha inaugurato la serie l’autore spiega che il Comitato ha “studiato la terminologia, le ricerche più recenti, ha fatto rete con altri che nella Chiesa sono in prima linea in questo ministero, e ha ascoltato le storie delle persone transgender e delle loro famiglie”.
Il Comitato è stato creato, in parte, in risposta al documento vaticano del 2019 Maschio e femmina li creò, che offre una visione negativa degli argomenti connessi all’identità di genere. Il documento ha ricevuto una vasta gamma di critiche da studiosi e attivisti.
Il Comitato ritiene che il documento “non sia riuscito a fornire iter pratici che dimostrino una piena comprensione dell’accompagnamento dei ragazzi transgender e delle loro famiglie”, afferma il coordinatore diocesano per il matrimonio e la vita famigliare.
Il Comitato cercherà di offrire una guida più pratica ai cattolici della diocesi, e lavora per sottolineare l’umanità delle persone trans e gender non-conforming, sottolineando che “le persone che si identificano come transgender e gender non-conforming sono nostri figli, nostri fratelli, parrocchiani, vicini e amici”.
Il Catholic Messenger spiega che “il modo in cui la Chiesa può accompagnare spiritualmente al meglio le persone transgender è al centro del discernimento del Comitato”.
La storia della diocesi di Davenport e il suo processo di autentico ascolto delle persone trans è molto incoraggiante. Il vescovo Zinkula sta dando un esempio di accompagnamento ed empatia per i cattolici LGBTQ, un modello che è segno di speranza per la Chiesa universale.
* Grace Doerfler (lei), originaria di Pittsburgh, in Pennsylvania, sta frequentando l’ultimo anno all’Università di Notre Dame (storia e studi africani).
Testo originale: Davenport Bishop Forms Gender Committee to Learn from Transgender Catholics