La vita eterna: logica umana o logica divina? (Marco 10:17-27)
Riflessioni di don Fabio
“Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.” (Efesini 2:8-9)
Marco 10:17-27: “Un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?»”.
Domanda sibillina, mal posta, e che lascia intendere che il “tale”, come ancora molti di noi oggi, non ci aveva capito nulla del messaggio evangelico… “Fare per avere”… la logica del “do ut des”!
Logica umana, non divina! Logica che non entra nelle “caselle” della mente di Dio. Non dobbiamo “fare” proprio nulla perché la VITA ETERNA – per definizione eterno è qualcosa che non ha inizio e non ha fine – già la viviamo, già ne siamo parte.
La “vita eterna” di cui parla Gesù non è questione di “quantità” di tempo, ma di “qualità”. Tutto ciò che facciamo dovrebbe “sapere” di “ETERNO“.
Altra cosa che il “tale” non aveva capito è che, per “EREDITARE” qualcosa da Dio, devi sentirti FIGLIO/A, altrimenti puoi solo “comprare”! Ma l’amore di Dio, la vita eterna, il Regno di Dio, non hanno prezzo, non si possono comprare e non si meritano… SONO PURO DONO GRATUITO DA ACCOGLIERE!
Con affetto, Fabio!