I timori di conflitti mondiali, che partono dai nostri piccoli conflitti quotidiani
Riflessione inviataci da Marco Venturi del gruppo Zaccheo di Puglia
In questo ultimo periodo, stiamo assistendo ai giorni più bui della nostra epoca, venti di guerra soffiano da est del nostro continente, facendo scaturire in noi, paure che avevamo rimosso da tempo, che i nostri avi avevano rimosso dalla fine degli anni 40.
L’Uomo in se, è cinto da una miriade di sentimenti, purtroppo anche oscuri, che ci portano ad andare in “conflitto”, un conflitto interiore, che se non curato, ci porta a qualcosa di tremendamente più maestoso, siamo turbati in questo periodo da azioni bellicose tra stati, ma non ci chiediamo, in realtà, da cosa dipende tutto ciò?
L’Uomo è portato a tener conflitti, perché dentro di se vive conflitti, non c’è bisogno di andar a scomodare “guerre mondiali”, basta osservare il nostro piccolo, il nostro quotidiano, spesso ci ritroviamo a produrre contrasti, ad avere opinioni diverse, che possono accentuarsi con toni, anche poco piacevoli,è la natura umana, non dobbiamo scandalizzarci e preoccuparci, perché siamo individui “vivi” con menti differenti, la nostra natura, ci porta ad esternare i nostri pensieri, che non sempre combaciano quello altrui, siamo li a combattere con i denti e le unghie, il nostro punto di vista, il nostro “valore in merito”, ma non stiamo li a chiederci come far accogliere il nostro pensiero, nel cuore altrui.
Da Cristiani, sappiamo che Gesù Cristo, ci ha insegnato, una delle azioni più belle per arrivare a Dio, la preghiera! Attraverso la preghiera “sentita”, forte e nuda (priva di obiezioni), siamo in grado di unirci a Lui e di conseguenza, alleggerire i nostri cuori, in modo da creare legami fraterni non più burrascosi, ma di valore!
La preghiera è anche un modo di riflessione sui nostri sbagli, sul perché abbiamo intrapreso determinate “azioni errate”!
Pregando con serietà con l’animo in PACE, iniziamo volta per volta, a “digiunare” da tutte quelle scorie negative e nocive, accumulate nel tempo, che ci portano ad essere più prevenuti e scontrosi, verso l’opinione del fratello.
Infatti il Papa in questi giorni, ha parlato di giornata mondiale del digiuno per la pace, ma il digiuno, non può e non deve fermarsi solo a quello alimentare, ma nella preghiera, abbiamo varie forme di digiuno, tra cui il digiuno da i pensieri che ci opprimono, che ci recano sofferenza, che poi inneschiamo all’esterno di noi, creando odiosi conflitti.
Quindi con una forte preghiera, in grado di distruggere e digiunare da queste scorie che avvelenano la nostra anima, siamo in grado di comunicare, come Cristo ci insegna, con il fratello, che se ben disposto, è in grado di ascoltarci, non con l’udito, ma con il cuore.