Volti e storie dall’incontro di ascolto sinodale con le persone transgenere
Riflessioni di Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni
Lo scorso 13 febbraio i gruppi LGBT cristiani italiani hanno organizzato un momento di ascolto con le persone trans, per conoscere e comprendere al meglio questa realtà e nel desiderio che tutti possano sentirsi accolti.
L’incontro, che si è tenuto in modalità on line, si è avvalso della collaborazione dell’associazione Ottavo Colore ed è stato il seguito di due incontri precedenti che, percorrendo il cammino sinodale, lavorano per costruire un futuro diverso per la Chiesa e per le sue istituzioni.
Ai vari gruppi che hanno preso parte all’incontro erano presenti genitori, pastori, educatori ed anche tante persone che hanno intrapreso un cammino di consapevolezza della propria identità di genere. All’inizio c’è stata un’emozionante testimonianza di una donna transgender, seguito dallo storytelling di una giovane persona transgender non binaria, anch’esso molto interessante; poi c’è stato l’intervento toccante di una coppia di genitori cattolici di un figlio non binario, e le confortanti ed illuminanti parole di padre Piva, che da anni accompagna le persone LGBT.
Tutto è stato fatto all’impronta dell’ascolto, del confronto, e della condivisione finale. Molti dei partecipanti non conoscevano a fondo la realtà transgender, ed è ben noto che non si può amare ciò che non si conosce; per tal motivo, dopo una preghiera iniziale rivolta allo Spirito Santo, tutti hanno fatto proprie le parole di papa Francesco: “Nessun essere umano è indegno agli occhi di Dio”.
È importante far germogliare i sogni, far fiorire le speranze, stimolare la fiducia, fasciare le ferite e tessere relazioni nuove, anche ascoltando gli altri. Nella prima testimonianza la persona transgender ha raccontato che il loro percorso inizia con lo spogliarsi da tutte le relazioni precedenti per rinascere a nuova vita.
Dalla maggior parte degli interventi è emerso quanto sia lungo e faticoso il cammino per cambiare genere, un percorso medico-endocrinologico, psicologico e religioso irto di sofferenze e difficoltà quotidiane. Nelle testimonianze ci sono stati anche sprazzi di luce quando è stata raccontata la meravigliosa esperienza di alcuni nonni, o lo svelamento a dei parroci illuminati.
Padre Pino Piva ha detto che non bisogna giudicare, ma bisogna solo accogliere, e che le persone vanno rispettate senza alcuna condizione. Il sacerdote, da sempre al fianco del popolo arcobaleno, ha ribadito la necessità di aiutare le persone transgender a trovare un posto dove possano sentirsi comprese ed amate, e le ha invitate a rileggere il proprio vissuto alla luce della Fede.
L’intento dell’incontro non era solo il confronto e la crescita dei presenti, ma anche quello di far arrivare alla segreteria del Sinodo le riflessioni e le conclusioni del piccolo meeting. Tutti hanno concordato che ad amare non si sbaglia mai, e così come nei cammini di fede, in questi casi è giusto accettare, anche senza comprendere, gli altrui percorsi.