La necessaria coerenza di chi predica (Matteo 23:1-12)
Riflessioni di don Fabio
“Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio!” (Fabrizio De André)
Matteo 23:1-12: “Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno”.
Il nocciolo è l’incoerenza di chi dice una cosa, insiste, ammonisce, addita, condanna… e poi fa tutto il contrario! È questo è valido sia per i preti, i vescovi, i papi, le suore, che per i laici… Tutti, nessuno escluso, può cadere in questa trappola!
Se predico o dico delle cose che non sarei pronto a fare manco sotto tortura… ma che le dico a fare??? Oltre ad essere incoerente, sarei anche disonesto! Diceva papa Francesco che l’incoerenza mina la nostra credibilità. E questo è valido tanto nell’ambito della fede, quanto in quello della politica, della famiglia o della società più in generale!
Accetto i miei limiti, le mie fragilità, e mi sforzo di far conoscere la Misericordia che Dio usa con me, anche a chi mi sta intorno!
Con affetto, Fabio!