Dal NOI, la prima fiera per matrimoni LGBTQ+
Dialogo di Katya Parente e Silvia Lanzi con Alberto Groppelli
L’intervista di oggi è un po’ anomala, in quanto oggi lascerò la parola alla mia dolce metà, Silvia Lanzi, che ho cooptato come inviata speciale.
Ebbene sì: sono molto felice di raccogliere, per una volta, il testimone di Katya. Il motivo è presto detto: il 12 e il 13 marzo 2022 Crema ha ospitato NOI, la prima Fiera Wedding LGBTQ+ in Lombardia, e visto che Crema è la mia città, ho pensato di farci un salto. La manifestazione si è svolta al Podere Ombrianello, sede del golf club in un’atmosfera molto rilassata e informale.
Oltre allo stand dell’Arcigay, erano presenti espositori “istituzionali” come la Pro Loco e la Scuola casearia Pandino e una serie di aziende locali specializzate in tutto ciò che riguarda il mondo del matrimonio – dagli abiti alle foto, dalla location al banchetto. L’organizzazione dell’evento è stata curata da Myricae – ed è proprio il suo titolare, Alberto Groppelli, che, tra mille impegni, si è gentilmente prestato a questa chiacchierata.
Com’è nata l’idea della fiera NOI?
La fiera NOI nasce dall’idea di voler offrire un luogo che possa essere friendly e accogliente per persone LGBTQ+: una coppia deve poter essere sicura di trovare professionisti disposti ad ascoltare esigenze non diverse da quelle di una coppia eterosessuali, ma per cui è necessaria una certa sensibilità che non sempre viene riscontrata, soprattutto in territorio di provincia meno abituato alle diversità. Questo è il motivo per cui la prima edizione ho voluto proporla a Crema, il mio territorio, un territorio ricco di talentuosi professionisti e attività storiche del settore wedding.
Qual è il bilancio della prima edizione?
Come continuo a ripetere questa edizione poteva essere fatta meglio? Certo. Poteva essere peggio? Certo. Quello che conta è che ci sia stata, che la volontà di poter dare inizio a questo percorso di fiere itinerante si concretizzasse.
Ci sono stati numeri già importanti per la prima edizione di un evento al suo debutto visto il tema così divisivo, ma ciò che mi stimola veramente è la volontà degli espositori di voler fare una seconda edizione!
In che percentuale incide il wedding LGBT sull’intero comparto nuziale?
I numeri delle unioni civili sono sicuramente una nicchia di mercato, stabile rispetto al boom dopo l’approvazione delle unioni civili, come giustamente ricordava Gabriele Piazzoni (segretario nazionale Arcigay), nostro ospite, “Ricordate quando ogni comune faceva a caratteri cubitali la notizia della prima unione civile del posto?”.
Oggi è un target vario, non c’è più solo la coppia più matura, di professionisti che da anni aspettava questo momento e che ha potuto mettere da parte una discreta somma per un grande evento, ma oggi tante sono le coppie giovani che con l’aiuto o meno delle famiglie non vedono l’ora di potersi unire come tutti.
Negli scorsi due anni, causa pandemia, si è avuta una contrazione del mercato. Come si prospetta il 2022?
Il 2022 è l’anno della vera ripartenza del comparto. Il 2021 è l’anno in cui si è vissuto in gran parte di rendita rispetto ai matrimoni rimandati del 2020, ma comunque non potendo realmente vivere appieno i vari momenti del wedding a causa delle limitazioni per prevenire i contagi.
Il 2022 è quindi un anno che si prospetta ricco e pieno di eventi, ma che deve anche gettare le basi per ciò che verrà nei prossimi anni, facendo ripartire la “macchina” del matrimonio.
Sei un giovane imprenditore. Ci racconti brevemente la tua avventura?
Iniziare un’attività in questo momento è sicuramente una scelta coraggiosa, ma questo periodo dì crisi mi ha dato modo dì riflettere su cosa fosse meglio per me a ventinove anni in questa situazione lavorativa costantemente fragile e instabile.
Myricae – Eventi su Misura vuole essere un’attività di organizzazione eventi privati, culturali, per un pubblico esigente, con il supporto dì professionisti selezionati per poter garantire la migliore esperienza possibile, perché un evento non è solo un momento di aggregazione, ma deve essere anche un esperienza multisensoriale. Può durare giorni o poche ore, ma il ricordo deve rimanere per sempre.
In attesa della seconda edizione ringraziamo Alberto che ci ha regalato un po’ di leggerezza. Tutti se la meritano, specie in un periodo come questo purtroppo denso di eventi drammatici. Anche noi.