Nozze e adozioni gay, a Parigi cortei per il ‘No’
Articolo del 13 gennaio 2013 pubblicato dalla redazione su repubblica.it
PARIGI – Gli organizzatori parlano di 800mila persone. Le forze dell’ordine forniscono cifre diverse: 150mila, massimo 300mila. Il corteo per il ‘No’ alle nozze gay e all’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso non ha comunque raggiunto il milione che veniva evocato come obiettivo per far piegare il governo, determinato a far passare in Parlamento la legge sulle nozze gay.
Per Marisol Touraine, ministro degli Affari sociali, i manifestanti sono chiaramente “meno di quanto speravano gli organizzatori”. Molti cattolici per questa manifestazione alla quale partecipano dirigenti e iscritti ai partiti di destra dell’Ump e del Fronte nazionale.
La parola d’ordine dei cortei è “tutti nati da un uomo e una donna”, il collettivo organizzatore è ‘La Manif pour tous’, una denominazione che riecheggia il ‘Matrimonio per tutti’, motto di chi appoggia la legge sulle nozze gay, che comincerà ad essere discussa in Parlamento il 29 gennaio.
Secondo un sondaggio di LH2 per il giornale Le Nouvel Observateur, i francesi sono per il 53 per cento favorevoli all’apertura alle coppie omosessuali del matrimonio ma per il 50 per cento contrari all’apertura dell’adozione alle coppie gay.
Il matrimonio gay fa parte delle promesse elettorali di François Hollande, il quale ha anche espresso il proposito di inserire nella Costituzione parte della legge del 1905, sulla separazione tra Chiesa e Stato. In questo momento il dibattito sulla laicità è al centro della politica francese.
L’introduzione delle nozze fra persone dello stesso sesso ha scatenato un’aspra polemica nel paese, tra convinti sostenitori e oppositori in rivolta. Il Parlamento francese ha iniziato a discutere dell’introduzione delle nozze omosessuali pochi mesi fa. Ma la destra promette la cancellazione della legge quando tornerà al potere.