Il battesimo di Gesù: Voi siete i miei figli prediletti (Marco 1,11)
Riflessioni bibliche di Elijah Nealy, Sarah Carpenter-Vascik, Colleen Fay e Allyson Robinson pubblicate sul sito Out in Scripture (Stati Uniti) il dicembre 2012, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Durante il battesimo di Gesù lo Spirito di Dio proclama “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Marco 1,11). Questa è veramente una buona notizia per le persone trans e per tutti. Il battesimo è l’affermazione della vera identità sia di Gesù che nostra e della relazione tra Dio, Gesù e noi. Queste parole ci assicurano di quanto Dio ci ami e ci consideri suoi. Il nostro bisogno di battezzarci evidenzia la profonda brama spirituale delle persone trans, i vari modi in cui siamo stati esclusi dalla comunità di fede, i vari modi in cui la nostra relazione con Dio è stata così spesso bandita. Ma Dio dice “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.
Il racconto del vangelo di Marco termina con questa proclamazione al versetto 11. Nel versetto seguente Marco dice “subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto”. Ci viene in mente l’inizio dell’Avvento, quei momenti di deserto e di esilio. Chiaramente il nostro viaggio di persone trans e di credenti non termina mai. È un processo continuo.
Anche per chi la transizione è un “punto d’arrivo”, essa non è affatto la fine, bensì un nuovo inizio nel ciclo della vita. Dopo il suo periodo di deserto, Gesù porta avanti il suo ministero; talvolta viene “visto” per quello che è e talvolta viene mal interpretato e rifiutato, come a Nazareth.
Testo originale (PDF): The baptism of Jesus