Assegnata una “Tessera Preziosa del Mosaico Palermo” a un cristiano LGBT
Lunedì 4 aprile 2022, memoria del rev. Martin Luther King, Jr.. (pastore battista), l’Amministrazione Comunale di Palermo ha insignito di una ” Tessera Preziosa del Mosaico Palermo” a Marco Siino.
La “Tessera Preziosa del Mosaico Palermo” è una onorificenza del comunale per “soggetti che si siano distinti, con passione, donando il proprio contributo al tessuto sociale della città, chiamati a realizzare il rispetto della persona umana e dei suoi fondamentali diritti, a costruire comunità e progetti di vita, a promuovere l’impegno individuale e collettivo”.
Con l’assegnazione a Marco della “Tessera” viene riconosciuta l’esperienza peculiare e di cerniera in un movimento di persone cristiane LGBT+ autonomo che ha saputo dialogare e costruire con continuità con 17 pezzi di 5 chiese diverse,
portare le differenze confessionali nel movimento civico dei Pride, mettere a fuoco le istanze di solidarietà lgbtqi+, mantenere salde localissime radici e visioni nazionali, continentali, globali, ottenere alleanze ‘etero’ grazie alle quali il circolo Ali d’aquila – persone cristiane LGBT pure sparire ma la lotta all’omolesbobitransfobia nelle chiese andrebbe avanti lo stesso.
L’onorificenza è sì personale, ma in realtà racconta le esperienze collettive che insieme siamo andati costruendo in questi 13 anni: nella città di Palermo succede che anche attivismo lgbt+ specificamente e dichiaramente cristiano venga riconosciuto come arricchente per l’insieme.
La “Tessera Preziosa del Mosaico Palermo” è stata consegnata a Marco nella Sala Delle Lapidi di Palazzo delle Aquile dal Sindaco di Palermo pro tempore, prof. Leoluca Orlando, alla presenza della Dott.ssa Concetta Di Benedetto, Dirigente comunale responsabile per le Pari opportunità e il contrasto alla discriminazione e per la rete Re.a.dy
Impegnato dal 2009 nel circolo Ali d’aquila – persone cristiane LGBT+, che si era aggregato a inizio 2009 attorno all’esperienza delle Veglie ecumeniche per il superamento dell’omolesbobitransfobia, avviata nel 2007 a Palermo – in simultanea con altre città – da Nicola D’Ippolito e altri.
Con Ali d’aquila e con la Comunità di San Francesco Saverio di cui è esponente, dal 2011 si è fatto promotore del Coordinamento Ecumenico per il Superamento dell’Omolesbobitransfobia della Sicilia Occidentale, che attorno alla realizzazione della Veglia ecumenica raccoglie 17 realtà ecclesiali anglicane, luterane, valdesi, cattoliche e, da quest’anno, anche avventiste (come anche Antonella Tomasino, anch’ella insiginita come Tessera Preziosa, e Agedo Palermo), che si sperimentano nel cambiamento concreto, innanzitutto al proprio interno, e che ogni anno pubblicamente confessano l’omolesbobitransfobia come peccato e propongono alle chiese e alla città piste per il superamento delle discriminazioni legate a genere, orientamento, etnia e condizioni sociali.
L’esperienza ecumenica sui temi LGBT+ è diventata un modello cui sono interessate e interessati da altre parti d’Europa.
Marco ha gettato ponti tra le attività concrete per i diritti e il mondo delle chiese cristiane co-fondando nel 2012 Samaria – la solidarietà lgbtqi+ d’ispirazione cristiana, del cui consiglio direttivo è componente.
Ali d’aquila con Marco è stata tra le tante tessere del Coordinamento Stop Omofobia a partire dalla manifestazione del settembre 2009, e dei primi Pride a Palermo, e ha cofondato nel 2013 il Coordinamento Palermo pride, associazione di 22 soggetti collettivi, che Marco ha servito prima per tre anni come garante e poi per 6 come tesoriere. Con Ali d’aquila ha contribuito alle sezioni “I cristiani al Pride” e personalmente al Pride sulle migrazioni nel 2016.
Cofondatore nel 2015 e coordinatore dello sviluppo territoriale di Cammini di Speranza – associazione italiana di persone cristiane lgbt+ (di cui Ali d’aquila é circolo), socio e volontario REFO – Rete Evangelica Fede e Omosessualità (di cui Ali d’aquila è sezione).
Marco ha ricordato Nicola D’Ippolito, che, dopo un lustro dalla prima veglia, tornò a spendercisi e a rinvigorirla, che dedicò anni della sua vita alla causa prima ancora che Ali d’aquila si formasse, e che di tratta, di migranti, di HIV, di poveri si occupava nel concreto, e rivolge un pensiero a Carlo Verri e Claudio Lo Bosco che a Palermo hanno aperto la strada del Pride – fin dall’inizio non solo una parata – e grazie ai quali abbiamo anche una legge (la L.R. 6 del Marzo 2015, ancora tutta da attuare), e ad Alessandro Savona e Massimo De Trovato, che hanno costruito la credibilità degli LGBT+ nel difficile campo dell’affido, aprendo da Palermo strade per nuovi modelli familiari poco esplorati in Italia.
Ha ringraziato le due grandi palestre di ecumenismo nelle quali si è formato, il SAE Segretariato Attività Ecumeniche e il MIR Movimento Internazionale della Riconciliazione, e segnatamente i maestri Bruno Di Maio, Franco Giampiccoli e Francesco Lo Cascio, e la sua comunità di San Francesco Saverio, dove Ali d’aquila è nata e ha avuto sede per 12 anni, dove ci siamo sentite accolte e accolti e che ci ha sempre sostenute e sostenuti.
E, come già Massimo Milani, ha fatto riferimento alla non violenza attiva, antica come le montagne, che tanto ha connotato scelte del circolo, ancora feconde, dal 2014 in avanti.
Prima di Marco e Antonella sono state assegnate le Tessere Preziose a Gino Campanella – tra i fondatori del F.U.O.R.I.! – Massimo Milani, Luigi Carollo coordinatore e “anima” del Palermo pride, e Ana Vasile, che porta avanti lo sportello La Migration per persone LGBT+ migranti.
A tutte e tutti loro va il plauso e la gratitudine di Ali d’aquila.