Costruire santuari. Preghiere attorno alla Croce per guarire dai pregiudizi verso le persone LGBT
Testo tratto dal libretto “Prayer and Reflections – Facilitators Guide” (Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+) realizzata dal progetto Creating Sanctuary* (Gran Bretagna), liberamente tradotto da Diana, parte quinta
Sessione 2 (Preghiere attorno alla Croce)
Formate una croce con delle candeline poste sul pavimento, o distribuite una candela per ogni partecipante.
Dopo il tempo dedicato a esprimere pensieri e sentimenti, si può portare il gruppo attorno alla Croce per una breve preghiera. Il facilitatore potrà sistemare delle candeline in forma di Croce sul pavimento e accenderle all’inizio della sessione, oppure invitare i partecipanti ad accendere ciascun* una candela e a fare il segno della croce.
1. Parole dalla Croce
“Oggi tu sarai con me in paradiso.” (Luca 23:43)
Dalla croce Gesù offre grazia e conforto ad un emarginato.
2. Pausa di riflessione
Cosa significa, oggi, udire queste parole per coloro che sono feriti:
“Oggi sarai con me in paradiso”.
Nel dolore del rifiuto,
sotto lo sguardo giudicante di un mondo privo di grazia
nella notte delle mie paure
le parole di Gesù
sono un balsamo per la mia fragilità.
Quando il dubbio e la disillusione mi oscurano
il timore e l’incertezza mi consumano
e gli amici non mi ascoltano più
le parole di Gesù
calmano la mia inquietudine.
Quando quello che sono non viene compreso
e quello che sento non viene riconosciuto
quando il corpo che occupo non è amato
le parole di Gesù
mi restituiscono la mia umanità.
Dovunque il corpo di Cristo fascia le ferite degli afflitti
consola gli inquieti
e soccorre e risana chi è stato rifiutato
la promessa di Gesù
diventa realtà, e il Paradiso è ora.
3. Preghiera
Offritevi reciprocamente questa preghiera, e offritela a coloro che hanno raccontato la loro storia. In alternativa, invitate il gruppo a pregare spontaneamente.
Dio misericordioso,
abbiamo ascoltato i racconti,
abbiamo sentito il dolore causato dal silenzio e dall’indifferenza.
Aiutaci a trovare il coraggio di spezzare i nostri silenzi,
per dire la verità al potere,
per creare lo spazio affinché le voci all’interno della nostra comunità vengano ascoltate,
così che anche noi possiamo riflettere meglio il tuo amore, e accogliere tutt*.
Sulla Croce,
nonostante il tuo dolore e la tua sofferenza,
ti sei proteso verso di noi per offrire speranza e vita a tutt*.
Dacci il coraggio e la grazia
di abbandonare i nostri pregiudizi e i nostri giudizi,
col tuo amore misericordioso e con la tua compassione.
Amen
4. Canto di chiusura
Questo canto di Marty Haugen riflette la prassi dell’accoglienza senza condizioni che regna nella comunità del Patto di Dio.
Qui in questo luogo, nuova luce scorre,
ora l’oscurità è svanita.
Vedi, in questo spazio, le nostre paure e i nostri sogni,
portati qui a te alla luce di questo giorno.
Radunaci tutti, i perduti e gli abbandonati,
radunaci tutti, i ciechi e gli zoppi.
Chiamaci ora, e ci risveglieremo,
ci alzeremo al suono del nostro nome.
Noi siamo i giovani, le nostre vite sono un mistero,
noi siamo i vecchi che bramano il tuo volto.
Siamo stati cantati lungo tutta la storia,
chiamati ad essere luce per tutto il genere umano.
Radunaci tutti, i ricchi e i superbi,
radunaci tutti, gli orgogliosi e i forti.
Donaci un cuore mite e umile,
dacci il coraggio di vivere questo canto.
Qui prenderemo il vino e l’acqua,
qui prenderemo il pane di una nuova nascita.
Qui chiamerai i tuoi figli e le tue figlie,
chiamaci di nuovo ad essere sale della terra.
Dacci da bere il vino della compassione,
dacci da mangiare il pane, che sei tu.
Nutrici bene, e insegnaci a plasmare
vite sante e cuori sinceri.
Non al buio di edifici che ci isolano,
non in qualche paradiso lontano anni luce,
ma qui, in questo luogo, risplende la nuova luce;
ora è il Regno, ora è il giorno.
Radunaci tutti, e stringici per sempre
radunaci tutti, e rendici tuoi
radunaci tutti, tutti i popoli insieme
fuoco d’amore nella nostra carne e nelle nostre ossa.
* Creating Sanctuary è un progetto inglese che ha beneficiato del sostegno di molte persone ed organizzazioni che s’impegnano a far si che le nostre chiese siano sempre dei luoghi sicuri per le persone LGBT+ piene dell’amore inclusivo di Dio.
Scrivono nel sito del progetto Creating Sanctuary: “Qualunque siano le nostre convinzioni teologiche, crediamo che le nostre chiese vogliano essere luoghi più sicuri – dei santuari se credete – per tutti. È particolarmente importante che le nostre chiese siano luoghi più sicuri per la cura e il benessere di coloro che hanno subito ferite, rifiuto o emarginazione. Quando a Gesù fu chiesto quale fosse il più grande comandamento, ne diede due: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutte le tue forze”. Il secondo è questo: “Ama il prossimo tuo come te stesso. Non c’è comandamento più grande di questi”. (Marco 12:30-31).
Testo originale (PDF): Prayer and Reflections – Facilitators Guide
> Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+