Costruire santuari. Preghiere attorno alla Croce per mettersi in ascolto delle persone LGBT
Testo tratto dal libretto “Prayer and Reflections – Facilitators Guide” (Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+) realizzata dal progetto Creating Sanctuary* (Gran Bretagna), liberamente tradotto da Diana, parte sesta
Sessione 3 (Preghiere attorno alla Croce)
Nota: Le preghiere e le riflessioni si effettuano all’inizio e alla fine di questa sessione.
Create una croce con delle candeline disposte sul pavimento, o distribuite a ogni partecipante una candela.
Come nelle settimane precedenti, dopo il tempo dedicato a esprimere i propri pensieri e le proprie riflessioni, portate il gruppo intorno alla Croce per una breve preghiera. Il facilitatore potrà porre delle candeline sul pavimento a forma di Croce ed accenderle all’inizio di questa sessione, oppure invitare i partecipanti ad accendere la propria candela e a fare insieme il segno della croce.
Parole dalla Croce
“Ho sete.” (Giovanni 19:28)
2. Pausa di riflessione
Il facilitatore deciderà se leggere o far leggere al gruppo.
Abbiamo sete!
Tutti noi abbiamo sete
di riconoscimento, di amicizia, inclusione, verità.
Abbiamo sete
tutti noi abbiamo sete
di autenticità, di accettazione, di comprensione
di poter essere noi stessi nella nostra interezza.
Questo è il nostro bisogno fondamentale,
una necessità fondamentale per l’umanità:
essere considerati nella nostra totalità.
Signore, quando avevi sete, ti deridevano;
forse, a coloro che ti stavano attorno, sembrava
di aver soddisfatto i tuoi bisogni,
ma quanto ti è stato offerto
non era ciò di cui avevi bisogno,
non sarebbe mai stato sufficiente.
Signore, abbiamo sete.
In un mondo spesso riarso e arido per mancanza di autenticità e di accoglienza,
dove spesso anche noi non siamo riusciti a soddisfare i bisogni degli altri,
anche noi abbiamo voluto essere serviti,
anche noi abbiamo offeso e offerto soluzioni di seconda mano.
Signore, abbiamo sete,
tutti noi abbiamo sete,
perché abbiamo bisogno degli altri,
abbiamo bisogno di te,
abbiamo bisogno d’amore.
3. Preghiera di discernimento
Mentre raccontiamo le nostre storie,
possa lo Spirito placare la nostra sete di verità e comprensione,
possa il Signore crocifisso e risorto
venirci incontro nei nostri bisogni,
possa Dio, che opera in vite così diverse dalla nostra,
accendere in noi amore profondo e amicizia per tutti.
Amen
Preghiera e riflessione – Risposta attiva
Attività di gruppo
. Raccoglietevi di nuovo intorno alla Croce composta sul pavimento o sul tavolo.
. Invitate i partecipanti a scrivere le iniziali di coloro che ci hanno suggerito spunti di riflessione nella discussione sulle esperienze delle persone LGBT+.
. Invitate i partecipanti a mettere queste iniziali intorno alla Croce.
. Seguirà un tempo di silenzio.
. Invitate le persone a scrivere i propri nomi e ad aggiungerli intorno alla Croce.
. Invitate tutti i partecipanti a raccogliersi intorno alla Croce in preghiera. Potete scegliere di leggere la seguente preghiera al gruppo, oppure invitare gli altri ad unirsi a voi.
Siamo tutti insieme attorno alla croce di Cristo.
Qui c’è un luogo di grazia,
dove comprendiamo di aver tutti bisogno di Gesù.
Qui c’è il grande livellatore,
dove i malati trovano guarigione,
dove i perduti sono ritrovati,
dove gli emarginati vengono accolti,
il luogo dove abbondano l’amore, la misericordia e la speranza.
Noi siamo qui, mai soli, sempre con gli altri,
altri uguali a noi, alla ricerca di Gesù.
Il facilitatore leggerà:
“Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.” (1 Giovanni 4:12)
* Creating Sanctuary è un progetto inglese che ha beneficiato del sostegno di molte persone ed organizzazioni che s’impegnano a far si che le nostre chiese siano sempre dei luoghi sicuri per le persone LGBT+ piene dell’amore inclusivo di Dio.
Scrivono nel sito del progetto Creating Sanctuary: “Qualunque siano le nostre convinzioni teologiche, crediamo che le nostre chiese vogliano essere luoghi più sicuri – dei santuari se credete – per tutti. È particolarmente importante che le nostre chiese siano luoghi più sicuri per la cura e il benessere di coloro che hanno subito ferite, rifiuto o emarginazione. Quando a Gesù fu chiesto quale fosse il più grande comandamento, ne diede due: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutte le tue forze”. Il secondo è questo: “Ama il prossimo tuo come te stesso. Non c’è comandamento più grande di questi”. (Marco 12:30-31).
Testo originale (PDF): Prayer and Reflections – Facilitators Guide
> Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+