Costruire santuari. Preghiere attorno alla Croce per affidare a Dio i nostri cammini con le persone LGBT
Testo tratto dal libretto “Prayer and Reflections – Facilitators Guide” (Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+) realizzata dal progetto Creating Sanctuary* (Gran Bretagna), liberamente tradotto da Diana, parte nona e ultima
Sessione 6 (Preghiere attorno alla Croce)
Create una Croce con delle candeline disposte sul pavimento, o distribuite a ogni partecipante una candela.
Come nelle settimane precedenti, dopo il tempo dedicato a esprimere i propri pensieri e le proprie riflessioni, portate il gruppo intorno alla Croce per una breve preghiera. Il facilitatore potrà porre delle candeline sul pavimento a forma di croce ed accenderle all’inizio di questa sessione, oppure invitare i partecipanti ad accendere la propria candela e a fare insieme il segno della croce.
1. Parole dalla Croce
Gesù disse: “È compiuto”. (Giovanni 19:30)
Gesù disse: “Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio”. (Luca 23:46)
2. Pausa di riflessione
Queste ultime parole suggeriscono che presso la Croce c’è un compimento, ma anche che c’è ancora molto che Dio può fare in mezzo a noi.
Se questo viaggio insieme come gruppo ci ha portati a una nuova comprensione e a maggior chiarezza, dedicate del tempo a celebrare e rendere grazie a Dio.
Se le domande hanno portato a nuovi dubbi piuttosto che a facili risposte, affidate tutto a Dio e ponete il vostro spirito sotto le ali di Dio, confidando in Lui perché vi guidi nei vostri pensieri e nel vostro discernimento.
3. Pausa di riflessione
Invitate alla preghiera libera iniziando con una delle due frasi successive.
“Ti ringrazio, o Dio, per la nuova intuizione e comprensione…”
“Ti chiedo, o Dio, saggezza e discernimento…”
4. Canto di chiusura
Ritorniamo al canto utilizzato nella Sessione 2, perché riassume tutto il nostro percorso. Sono parole di rassicurazione e speranza, le quali ci dicono che nell’era di Dio sorgerà una nuova alba, e il Figlio regnerà. Fino ad allora, quando tutt* saranno radunat*, la Chiesa canterà le lodi del Signore e celebrerà i segni del Regno di Dio, che sono già qui ed ora.
Qui in questo luogo, nuova luce scorre,
ora l’oscurità è svanita.
Vedi, in questo spazio, le nostre paure e i nostri sogni,
portati qui a te alla luce di questo giorno.
Radunaci tutti, i perduti e gli abbandonati,
radunaci tutti, i ciechi e gli zoppi.
Chiamaci ora, e ci risveglieremo,
ci alzeremo al suono del nostro nome.
Noi siamo i giovani, le nostre vite sono un mistero,
noi siamo i vecchi che bramano il tuo volto.
Siamo stati cantati lungo tutta la storia,
chiamati ad essere luce per tutto il genere umano.
Radunaci tutti, i ricchi e i superbi,
radunaci tutti, gli orgogliosi e i forti.
Donaci un cuore mite e umile,
dacci il coraggio di vivere questo canto.
Qui prenderemo il vino e l’acqua,
qui prenderemo il pane di una nuova nascita.
Qui chiamerai i tuoi figli e le tue figlie,
chiamaci di nuovo ad essere sale della terra.
Dacci da bere il vino della compassione,
dacci da mangiare il pane, che sei tu.
Nutrici bene, e insegnaci a plasmare
vite sante e cuori sinceri.
Non al buio di edifici che ci isolano,
non in qualche paradiso lontano anni luce,
ma qui, in questo luogo, risplende la nuova luce;
ora è il Regno, ora è il giorno.
Radunaci tutti, e stringici per sempre
radunaci tutti, e rendici tuoi
radunaci tutti, tutti i popoli insieme
fuoco d’amore nella nostra carne e nelle nostre ossa.
* Creating Sanctuary è un progetto inglese che ha beneficiato del sostegno di molte persone ed organizzazioni che s’impegnano a far si che le nostre chiese siano sempre dei luoghi sicuri per le persone LGBT+ piene dell’amore inclusivo di Dio.
Scrivono nel sito del progetto Creating Sanctuary: “Qualunque siano le nostre convinzioni teologiche, crediamo che le nostre chiese vogliano essere luoghi più sicuri – dei santuari se credete – per tutti. È particolarmente importante che le nostre chiese siano luoghi più sicuri per la cura e il benessere di coloro che hanno subito ferite, rifiuto o emarginazione. Quando a Gesù fu chiesto quale fosse il più grande comandamento, ne diede due: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutte le tue forze”. Il secondo è questo: “Ama il prossimo tuo come te stesso. Non c’è comandamento più grande di questi”. (Marco 12:30-31).
Testo originale (PDF): Prayer and Reflections – Facilitators Guide
> Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+