Perchè come cristiani non dovremmo accogliere “qui e ora” le persone omosessuali?
Testimonianza di Daniele, insegnante di religione*
È evidente constatare che esiste un numero considerevole di uomini e donne che manifesta una certa tendenza omosessuale. Su questa possibilità potremmo concentrare la nostra attenzione ossia sul “qui ed ora”, sulla situazione presente e attuale che vive la persona.
Da insegnante, da marito, da aspirante counselor o semplicemente da uomo, mi chiedo come gestire una tale situazione qualora si presentasse un amico, un alunno o un paziente che senta l’esigenza di parlare e di manifestare il suo disagio interiore.
E mi pongo alcuni interrogativi:
Non dovrebbe essere l’accoglienza serena e senza pregiudizi la prerogativa principale per manifestare concretamente l’amore verso un fratello che si “mostra” a noi nella sua verità e autenticità?
L’ascolto comprensivo e disinteressato non potrebbe forse essere considerato come una delle più grandi forme di carità in una situazione particolare come questa?
E ancora:
Perché giudicare una “tendenza” che non si è scelta ma semplicemente si è acquisita all’inizio della vita o durante il proprio percorso esistenziale?
Perché non offrire soltanto ed esclusivamente “un grembo” che sa dare sostegno, e sa inoltre com-patire ossia “sentire insieme” al fratello?
Non si è assolutamente giusti qualora ci si pronuncia a priori su una situazione che neanche viviamo e pertanto neanche possiamo comprendere a pieno.
Forse non “sentenziare”, non offrire consigli, non proporre soluzioni potrebbero essere le basi di un fecondo incontro, di un ascolto empatico che metterebbero a proprio agio la persona che apre il suo cuore.
Il soggetto non ha quasi mai la necessità di sentirsi dire ciò che deve fare e in che cosa sta sbagliando oppure che gli venga manifestato che ciò che sente è falso o peccaminoso. Probabilmente il suo unico desiderio è quello di sentirsi compreso fino in fondo e amato per quello che mostra di essere.
Che sia anche questa la strada di salvezza per ogni uomo?
* “La verità vi farà liberi” ci ricorda il Vangelo, perché ciò di cui non si parla non esiste, crea ipocrisia e genera mostri. Ecco perché su gionata.org abbiamo deciso di raccontare il tema dell’omosessualità attraverso gli occhi e le esperienze degli insegnanti di religione cattolica (idr). Vogliamo raccontare storie, riflessioni ed esperienze vissute dagli insegnanti di religione e che oggi ancora non possono essere discusse, affrontate e condivise a viso aperto nella chiesa cattolica, altrimenti si rischia sanzioni e lo stesso posto di lavoro. Allora abbiamo deciso di dare parola a loro, perché nella chiesa cattolica si cominci a fare i conti con quelle realtà che continua a non voler vedere.
Leggi le loro testimonianze sulla pagina “L’ora di religione” e se vuoi aggiungi il tuo contributo, anche anonimo, scrivendoci a gionatanews@gmail.com. Accetti il nostro invito? @tendadigionata