La Chiesa parte dal basso, dagli umili (Matteo 11:25-30)
Riflessioni di don Fabio
“II prossimo ci è stato dato come mezzo per mostrare l’amore che nutriamo per Dio.” (Santa Caterina da Siena, Epistolario)
Matteo 11:25-30: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Oggi è la festa di santa Caterina da Siena, co-patrona d’Italia e d’Europa. Una donna che fin da ragazzina manifestò il desiderio di servire il Signore per come poteva. Ciò che mi piace sottolineare di questa donna è la sua “piccolezza evangelica”, il suo essere giovane, il suo essere “donna”… il che la dice lunga sulla presenza attiva delle donne nella Chiesa.
Caterina era analfabeta, ha provato a studiare ma non c’è riuscita, e questo dimostra quanto siano vere le parole del Vangelo quando afferma che Dio non si è rivelato solo ai dotti e ai sapienti, ma ai “piccoli”, che nella loro libertà hanno incarnato meglio il Vangelo. Ed ecco che una analfabeta è stata, addirittura, proclamata “Dottore della Chiesa” da Paolo VI.
Questo dà tanta speranza a tutti noi. È una ulteriore dimostrazione del fatto che i grandi cambiamenti, nella Chiesa ma anche nella società, partono dal basso, dai piccoli, dagli ultimi, dalle periferie… direbbe papa Francesco! È compito di tutti noi, di ciascuno e ciascuna di noi, fare la propria parte, nel nostro piccolo e per come possiamo!
Con affetto, Fabio!