Scavando nella mia infanzia
Testimonianza di Andrea
In questo particolare periodo di tensioni e preoccupazioni familiari… questa sera sento di volerti scrivere qualcosa… E così agli sms, ai quali bisogna riconoscere il doppio merito oltre che di saper “interrompere” i silenzi di “riempire” anche quei vuoti che ogni assenza di comunicazione puntualmente ed inesorabilmente crea scelgo, in queste ore, un bel foglio bianco con tanti righi immaginari su cui fissare alcuni pensieri vaganti.
In effetti… è già da un paio di giorni che intendo raccontarti alcune mie considerazioni… se non del tutto “profonde” nei contenuti… quanto meno “radicate” nel mio vissuto di qualche tempo fa…
Ricordi quando esattamente tre anni fa… credo proprio in dicembre… ti parlai in uno scritto di quell’arco ricevuto in regalo un Natale… e che, dopo averlo tanto “atteso” .. finì poi col rompersi nel giro di poche ore… tra le mie mani??
Quelle pagine che ti inviai allora sotto forma di mail… le conservo ancora con molta tenerezza perché parlavano di una sensazione che “rispolverata” a distanza di tanti anni… era tornata a rivivere in una sera con tutta la sua intensità di un tempo… e te la confidai proprio con il gusto di quando si ritrova un “pezzo”… un “oggetto”… un “cimelio” appartenuto alla propria storia di vita…
Esattamente… dicevo prima… un paio di giorni fa… è riaffiorato a galla un altro “particolare” del mio passato… anzi direi proprio… trapassato… dovendo tirare in ballo nuovamente la mia infanzia… Mi sono venuti in mente i “castelli di sabbia” che… specie da bambini… si è soliti costruire in riva al mare…
Ti starai chiedendo… “castelli di sabbia” ??? Oh! Pico della Mirandola… ma questo dove li va a pescare certi aneddoti così datati e… sepolti?!?! Eppure… se vorrai seguirmi in ciò che sto per scriverti… scoprirai come… quel genere di “gioco creativo” rivesta, in realtà, una notevole importanza nella formazione personale di ciascun fanciullo… tanto da poter diventare un dato niente affatto trascurabile di un qualsiasi percorso di vita…
Siamo onesti però! Tutti coloro che hanno la passione e la capacità di realizzare la costruzione di un qualcosa… normalmente… non penserebbero mai seriamente.. ma tutt’al più solo per gioco… di realizzarlo con un materiale così “frammentario” e “sgretolante” come la sabbia… e in condizioni talmente assurde quale l’esser situati in “riva al mare”… ad un passo dall’alta marea… dove… anche se poi il risultato avrà soddisfatto ogni aspettativa o messo alla prova le particolari abilità di questi “originali” autori… ci penserà ugualmente ed inesorabilmente… l’avanzare delle onde a cancellare ogni traccia di bellezza contenuta in quel genere di sforzi creativi…
Eppure… pensandoci un po’… proprio in quella scelta di un bambino che realizza… la sua fortezza inespugnabile… in riva al mare… non vi si può che scorgere… un tocco di grande ed umana saggezza… Ma hai idea di… quanti castelli di sabbia che, nel tempo, saranno stati dei veri e propri sfoggi di bravura… capolavori architettonici… adesso riposino tutti dentro quel moto continuo del mare..?? E mentre ci starai pensando… continuerai ancora a non capire in quale meandro del discorso si sarà mai “impigliato” questo mio ricordo d’infanzia!!!
Ma è chiaro!! …proprio sul fondale profondo di quello stesso mareee… dove giacelì… assieme ai tanti ed innumerevoli castelliii!!! Scherzo!! Calma… ci arriveremo… ma penso forse tra… una decina di pagine…!!! Adesso… per oggi… manda a casa sua la tua governante… e concediti un po’ di relax… con questa “sbadiglievole”… lettuuuraaa…. aaaaahhhh!!…e seguimi…
Ogni volta che un bambino comincia a scavare nella sabbia ha nella mente la sua personale “creazione”… ed imita… con tutti i limiti del caso… cioè che Dio Padre ha già compiuto in lui… suo bocciòlo di vita… Io scavo nella sabbia… ed il bimbo… sono infatti due forme diverse di avvii di lavori… due “cantieri di esistenze“…. due “investimenti di energie”…. per due grandi “opere creatrici” : …il “castello di sabbia” e l’ “uomo del domani”. Ma ci pensi cosa fa il potenziale ideatore… poi scavatore… e grande edificatore?? Ripete… esattamente l’inconsapevole “fare” di suo… PADRE !!!
Ah!! …ti sembra l’abbia scritta grossa??? Allargando di molto la mia mente… o piuttosto straficcandoci il “molto”… o forse anche il “tutto”… nel “poco” ? E allora… leggi ancora un po’… ritornando alle audaci imprese in riva al mare di quel “megalomane scopiazzatore”…
L’intento di quel “piccolo ingegnere”… se pur non del tutto consapevole… è di poter realizzare un’opera di “grande ingegno” che possa esprimere.. fortezza in se stessa e sicurezza per gli altri… che sia imponente, austera nelle sue forme e punto di riferimento per i deboli e gli smarriti… ma soprattutto di concretizzare un qualcosa che “esistendo”… venga sottratto definitivamente al… “nulla” !!! …non curandosi certamente di quanto poi tutto questo durerà… tanto oramai ciò che avrà saputo fare… apparterrà quanto meno al “…c’è stato!!”… e non più al “mai esistito” !!!
…eh! sì… ma se il suo castello di sabbia… esprimerà tutto questo all’audace autore…. non credi che accada già lo stesso a Dio con la sua Umanità creata??? …con quel suo “originale” e “vivente” castello di sabbia.. pronto per essere creato… innalzato… e poi ingoiato in quel moto eterno del mare infinito che si estende fino a perdersi all’orizzonte…???
Quando il bambino crea la sua opera… ci mette la sua anima… e crede in ciò che sta facendo… come suo Padre… e per entrambi, ripeto, non avrà importanza quanto durerà quella imponenza di costruzione… se pochi attimi.. o alcune ore… o magari un giorno intero… Cosa vuoi che sia quel tempo di splendore artistico… rispetto ad un moto continuo ed infinito???
Eppure entrambi… non curanti del fattore “durata”… ci dedicano la massima attenzione per ogni piccolo particolare…. una finestra… un merlo della torre…. un portone posizionato in modo strategico… ornato magari con un fregio anche di“classe”… per donarne maggiore “prestigio”…
Ed ogni particolare arriva così ad essere “desiderato”… “voluto”… “amato” da entrambi… l’aspetto fantastico di questa duplice creazione sta nel fatto che ogni parte di queste due “opere” viene modellata dagli autori con le proprie mani… così da esprimere come ci si voglia prendere cura… oltre che “attiva”… estremamente “personalizzata”… mettendoci, pertanto, la massima delicatezza possibile… perché tutto venga fuori in modo “originale”… ed ecco che anche quel piccolo creatore scopiazzatore… imitando la vincente “tecnica manuale” paterna… sarà in grado di elaborare… degli autentici pezzi… “unici”… Potenza del suo e, quindi, nostro DNA o… debolezza del COPYRIGHT divino??? Io credo semplicemente… incontenibile straripamento di “Amore Padre-Figlio”…
…e così… tra quelle mani…. partendo dalla sabbia per il fanciullo… e la polvere o la cenere dell’uomo per Dio… sarà poi l’acqua… componente ed anticipazione di quell’Infinito… a dare forma e compattezza al tutto…. il “castello di sabbia”… e “noi”… siamo infatti… sabbia… polvere ed acqua… corpo-umanità ed… anima-Infinito… il bambino e Dio Padre… forse sprecano le loro energie??? ….o mostrano non proprio il meglio del proprio ingegno… consegnando il tutto in pasto al mare??? No! …entrambi invece permettono che le loro creazioni non restino, se pur “erette”… realtà“isolate” però nel tempo… ma vivano piuttosto nella più profonda comunione… perdendo quell’iniziale propria identità specifica per ritrovarne poi una seconda e duratura in quell’unione fatta di…. acqua… ed immensità.
E mentre pensavo queste cose… capivo quanto importante sia… ripeto… per un bambino… poter compiere quel simile tipo di “gioco” dando forma alla propria “FANTASIA”… che resta sempre ed ancora l’espressione più libera della propria individualità…
Ad ogni fanciullo dovrebbe poter essere sempre ed ovunque garantita l’opportunità di costruire “pezzi” del proprio fantasticare…. specie se creati e destinati poi per quella distesa infinita d’acqua…
E ritorna in queste mie considerazioni…. il concetto che il biblista fra Alberto Maggi ha voluto renderci noto in modo decisamente più chiaro con la sua attività di studi…. e cioè che…. l’uomo pur non avendo la “natura” divina… ha però ricevuto in dono la “condizione” divina…
…l’Amore di Dio Padre è talmente grande verso noi uomini che vuol vederci fare cioè che LUI stesso ha già fatto per noi…. noi possiamo e dobbiamo ridare vita… sì! …consegnare vita agli altri… ed al Creato stesso…. con le parole e le… OPERE !!!
….e così i castelli di sabbia… in queste pagine… se mi permetti… li vedrei promossi a qualcosa di molto più che delle… “elaborate” espressioni artistiche… in quanto capaci di simboleggiare… in modo anche piuttosto dignitoso… delle vere e proprie “delicate” situazioni di vita-amore… Alloraaaa??? …mi sono sbagliato o no??? …a vederci tanto in queste opere creatrici depositate su di una riva… pronte poi per essere ingoiate da quel mare d’Infinito??? …tu hai mai costruito castelli di sabbia in riva al mare???
…ed ecco finalmente arrivati al mio punto dolente…. riaffioratomi a galla… in tutta la mia vita…. infanzia quindi compresa…. io non ricordo di averne mai fatto uno …. o se questo fosse avvenuto…. non ha certamente lasciato tracce nella mia memoria… il chè, in tal caso, mi preoccuperebbe ugualmente abbastanza… perché dimostrerebbe… il mio non ricordare… di aver fatto qualcosa che non mi abbia proprio soddisfatto…. o ancor più che non mi abbia coinvolto particolarmente…
…ricordo molto bene, invece, di aver assistito all’edificazione di castelli da parte di mio fratello… o dei miei cugini grandi….
…ed ecco che tanti tasselli spiegano quel mosaico “strano” che in fin dei conti adesso sono…
…ed ora mi chiedo… ma quel non esser riuscito a “creare” qualcosa di veramente mio…. non è che tradisca fino ad oggi la mia “incapacità”… se pur inconscia… di sentire la mia vera “appartenenza” a Dio Padre… e di scoprirmi un suo figlio legittimo e sempre amato…???
…fino ad ora mi è quindi forse mancata solo la “concreta occasione” di poter fare “castelli di sabbia”…. o la “grandiosa consapevolezza” di poterli… CREARE????
…penso proprio che se domani… fosse stata una calda giornata estiva… e ci saremmo trovati ancora in una Parrocchia… ti avrei “obbligato” a caricare su un autobus tutti i bambini della comunità per portarli in riva al mare.. e lì avremmo poi impartito questo tipo di esercitazione “manuale”… “esprimete con sabbia ed acqua… la vostra condizione divina”. …non credi che facendo questo… avremmo dato il nostro contributo a far sì che non si diffondano troppo in futuro… altri e numerosi tipi…. “straniii”??
Con affetto… un “mancato” costruttore di… castelli di sabbia!!! Fino ad oggi.