James Martin: “Le risposte di papa Francesco alle mie tre domande sulle persone LGBT”
Intervista di padre James Martin SJ* a papa Francesco, pubblicata sul sito LGBTQ cattolico Outreach (Stati Uniti) il 9 maggio 2022, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Il 5 maggio 2022, per conto del sito Outreach [legato al settimanale gesuita America, n.d.t.], ho chiesto a papa Francesco se era disponibile a rispondere ad alcune delle domande che più spesso mi vengono rivolte dalle persone LGBTQ cattoliche e dalle loro famiglie.
Ho scritto un biglietto in spagnolo ponendo tre domande, precisando che non importava la lunghezza e la forma delle risposte, soprattutto considerato che soffriva di un riacutizzarsi del dolore al ginocchio. È in pratica una mini-intervista. Tre giorni dopo ho ricevuto una lettera con le sue risposte: “Per quanto riguarda le tue domande, mi è venuta in mente una risposta molto semplice”, scrive Francesco.
Siamo lieti di presentare le risposte del Santo Padre (assieme alla sua lettera) alla comunità LGBTQ cattolica e ai loro amici.
Outreach: A Suo parere, qual è la cosa più importante che le persone LGBT dovrebbero sapere a proposito di Dio?
Papa Francesco: Dio è un Padre, e non disereda nessuno dei suoi figli. “Lo stile” di Dio consiste in “vicinanza, compassione e tenerezza”. Se camminate su questa via, troverete Dio.
Outreach: Cosa Le piacerebbe che le persone LGBT sapessero a proposito della Chiesa?
Papa Francesco: Vorrei che leggessero il libro degli Atti degli Apostoli. Lì troveranno l’immagine della Chiesa vivente.
Outreach: Cosa vorrebbe dire a una persona LGBT cattolica che ha vissuto il rifiuto da parte della Chiesa?
Papa Francesco: Vorrei fossero riconosciuti non come “il rifiuto della Chiesa”, bensì come “il popolo della Chiesa”. La Chiesa è una madre, e chiama a sé tutti i suoi figli. Prendiamo per esempio la parabola degli invitati al banchetto: “I giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri etc.” [Matteo 22:1-15; Luca 14:15-24]. Una Chiesa “selettiva”, una Chiesa “di sangue puro” non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta.
Il testo della lettera di papa Francesco:
Caro fratello, grazie per la tua lettera. Per quanto riguarda le tue domande, mi è venuta in mente una risposta molto semplice.
1. Dio è un Padre, e non disereda nessuno dei suoi figli. “Lo stile” di Dio consiste in “vicinanza, compassione e tenerezza”. Se camminate su questa via, troverete Dio.
2. Vorrei che leggessero il libro degli Atti degli Apostoli. Lì troveranno l’immagine della Chiesa vivente.
3. Vorrei fossero riconosciuti non come “il rifiuto della Chiesa”, bensì come “il popolo della Chiesa”. La Chiesa è una madre, e chiama a sé tutti i suoi figli. Prendiamo per esempio la parabola degli invitati al banchetto: “I giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri etc.” [Matteo 22:1-15; Luca 14:15-24]. Una Chiesa “selettiva”, una Chiesa “di sangue puro” non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta.
Grazie per tutto quello che fai. Prego per te, per favore, fa’ lo stesso per me.
Ti benedica Gesù, e ti protegga la Vergine Santa.
Fraternamente. Francesco
* Il gesuita americano James Martin è editorialista del settimanale cattolico America ed autore del libro “Un ponte da costruire. Una relazione nuova tra Chiesa e persone Lgbt” (Editore Marcianum, 2018). Padre James ha portato un contributo sull’accoglienza delle persone LGBT nella Chiesa Cattolica all’Incontro Mondiale delle Famiglie Cattoliche di Dublino e ha portato una sua riflessione anche al 5° Forum dei cristiani LGBT italiani (Albano Laziale, 5-7 ottobre 2018).
Testo originale: A mini-interview with the Holy Father