Dio, una medaglia a una faccia (Giovanni 15:12-17)
Riflessioni di don Fabio
Dio è come “l’amico” di #DarioBaldanBembo: “Fra lui e te divisa in due la stessa anima” (#L’amicoè).
Giovanni 15:12-17: “Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi”.
Mi sorge una domanda… Come è stato possibile travisare il Vangelo, così chiaro e semplice? Per più di duemila anni, e c’è qualche scellerato che continua a sostenerlo, è stata passata l’idea di un Dio crudele, di un Dio padrone, di un Dio che quasi si diverte a castigare i suoi figli/e! Quale meccanismo perverso si è innescato nella mente e nel cuore di chi ha portato avanti l’idea di un Dio che ha fatto deliberatamente soffrire suo Figlio, e che lo ha mandato di proposito sulla croce per farlo morire!
Evidentemente, solo chi non ha mai avuto figli può aver pensato queste cose! Un Dio con due facce: amore e giustizia; carota e bastone; ti punisce perché ti vuole bene! Dio fa eccezione. Dio non ha due facce come la medaglia. Anzi! Se dovessimo paragonarlo ad una medaglia, sarebbe una medaglia trasparente, attraverso cui si vede un unica faccia, un unico volto: quello dell’Amore!
Con affetto, Fabio!