L’Amoris laetitia una porta aperta a tutti, compresa la comunità LGBT
Articolo di Aaron Bianco* pubblicato sul sito LGBTQ cattolico Outreach (Stati Uniti) il 20 maggio 2022, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro, parte prima
Nel 2018 Aaron Bianco, professore di teologia all’Università di San Diego, venne perseguitato e costretto a lasciare la sua posizione di collaboratore pastorale della parrocchia di san Giovanni Evangelista (San Diego, Stati Uniti) dopo che era stato scoperto che era gay.
Come riporta il San Diego Union Tribune, qualcuno fece un’effrazione in parrocchia e scrisse insulti omofobi sul muro; inoltre, le gomme della sua macchina vennero squarciate, e sull’auto venne lasciato un biglietto pieno di rabbia. Successivamente, venne dato fuoco al portone della chiesa, Aaron ricevette minacce di morte e venne picchiato da un parrocchiano dopo la Messa. Intervenne l’FBI, che gli fece una domanda: Vale la pena morire per questo lavoro? Nonostante il sostegno del vescovo Robert W. McElroy, Aaron diede le dimissioni.
Questo mese la situazione si è ribaltata: Aaron è stato invitato a parlare a una prestigiosa conferenza accademica sulla lettera apostolica Amoris laetitia (La gioia dell’amore) organizzata a Roma dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e dalla Pontificia Università Gregoriana. Il tema dell’intervento, pubblicato integralmente da Outreach, è la lettera Amoris laetitia e le persone LGBT.
Mi chiamo Aaron Bianco, sono gay e cattolico, e da diciassette anni ho una relazione. Le mie esperienze sono un esempio del dolore, della confusione e della gioia di molte persone LGBT cattoliche. Queste esperienze mi hanno portato ad amare profondamente la Chiesa, ma anche a considerare in maniera realistica il magistero, con la sua visione a volte irrealistica dell’amore e della sessualità, che può sconcertare e confondere le persone LGBT cattoliche.
Con Amoris laetitia abbiamo l’opportunità perfetta di mettere fine alla confusione e fare chiarezza sulle relazioni LGBT, distinguere tra matrimonio sacramentale e unioni civili, e trovare un modo per benedire l’amore presente in tali unioni civili. Come dice la Scrittura, dove c’è amore, lì c’è Dio (1 Giovanni 4:16).
Questo può essere il punto di partenza per un autentico dialogo. L’impegno d’amore tra due persone dello stesso sesso, come hanno ribadito molti teologi morali e anche qualche vescovo, ha un suo valore anche se non corrisponde completamente all’ideale della Chiesa. Il cardinale Christoph Schönborn ha detto: “Personalmente trovo commovente che, in un’epoca in cui il matrimonio sta perdendo il suo smalto, le coppie che vivono l’omosessualità vogliano per sé tale forma di impegno”.
In Amoris laetitia papa Francesco apre la porta a tutti, compresa la comunità LGBT. Nell’ottavo capitolo leggiamo che non si può più sostenere semplicemente che coloro che vivono in situazioni “irregolari” siano in stato di peccato morale, e siano privi della grazia santificante. Questo primo passo è meraviglioso, ma in realtà, le persone LGBT credono che Dio le abbia create così come sono: nel loro cuore e nella loro coscienza non credono affatto di essere in stato di “irregolarità”. Si sforzano di vivere la loro vera identità nel Corpo di Cristo, e per farlo devono sentirsi accolte da tutta la comunità cristiana.
Voglio presentarvi quattro storie di persone LGBT cattoliche negli Stati Uniti, con le loro gioie e le loro difficoltà. Chiarisco subito che tali persone hanno deciso di rimanere nella Chiesa, ma ci sono migliaia di altre persone che non si sono sentite accolte, e hanno lasciato per sempre la Chiesa.
Sono storie vere, di persone che ho incontrato lavorando in parrocchia e all’università.
* Aaron Bianco insegna teologia all’Università di San Diego ed è l’ex coordinatore dei ministeri LGBT della diocesi di San Diego. Questo intervento, che trovate integralmente qui, è stato pronunciato da Aaron ad una conferenza sulla lettera apostolica Amoris laetitia (La gioia dell’amore) organizzata a Roma dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e dalla Pontificia Università Gregoriana.
Testo originale: I was hounded from my church job because I’m gay. This month, I spoke at a Vatican conference on love.