La fecondità delle coppie LGBT
Testimonianza inviataci da Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni sul weekend per coppie gay e lesbiche cristiane (Cesenatico, 2-3 Aprile 2022)
Con questo articolo terminiamo il nostro racconto delle esperienze fatte nel corso del primo raduno nazionale di coppie omosessuali, parlando ora della fecondità delle coppie LGBT.
Proprio la fecondità di queste coppie è stata al centro delle riflessioni e delle considerazioni fatte dal quinto gruppo di lavoro, che ha analizzato tutti gli aspetti della fecondità. Innanzitutto si è parlato sia di fecondità biologica che di fecondità spirituale, ponendo l’attenzione sull’una e sull’altra, riconoscendo ad entrambe di essere foriere di soddisfazioni.
Ci sono diversi modi di intendere e di vivere la fecondità, non solo generativa ma anche spirituale. Fecondità è prendersi cura quotidianamente dell’altro, rispettandolo nella sua diversità; l’essere accogliente è insito nell’essere fecondo, e la fecondità può essere esercitata anche attraverso il servizio in parrocchia.
Chi riceve doni, a sua volta, ricambia donando agli altri accoglienza e vicinanza, pertanto la fecondità può essere anche una vocazione della coppia che si presta e si offre ad essere testimone del Suo amore. Ogni coppia può chiedersi cosa può donare agli altri, quale cura e quale servizio può offrire affinché la fecondità diventi uno stile di vita, una modalità per mettere in circolo l’Amore.
Essere fecondi per gli altri vuol dire anche nutrire la coppia, arricchendola di esperienze e liberandola da timori e paure. Fecondare implica una responsabilità, così come avviene per i genitori che mettono al mondo dei figli, per cui tutto l’amore che si dona è totalmente gratuito e non attende di essere ricambiato.
All’interno dei gruppi tutte le coppie si sono interrogate circa le esperienze di fecondità fatte, e quanto possono ancora donarsi tra di loro e donare agli altri. Tutte queste riflessioni sono entrate nel cuore e nella mente dei presenti, e sicuramente hanno arricchito il loro patrimonio spirituale.
Speriamo tutti che il prossimo anno ci sia nuovamente un’occasione del genere, affinché si possa proseguire un momento di crescita e di confronto, utile non solo per chi vi partecipa, ma anche per le comunità parrocchiali dalle quali provengono le coppie partecipanti.