Povero Spirito Santo!!! (Giovanni 14:15-16.23-26)
Riflessioni di don Fabio
Giovanni 14:15-16.23-26: “Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
Lo Spirito Santo è il grande protagonista di questa domenica…! Anche se, in realtà, dovrebbe essere il protagonista di ogni singolo giorno della nostra vita!
Il dono più grande che ci sia mai stato fatto: l’Atteso, il Paràclito, “Uno dopo di me”, “Vi guiderà alla verità intera”, “Vi insegnerà ogni cosa”, “Vi ricorderà tutto”, “Rimarrà per sempre con voi”…
Eppure… è ciò che preghiamo di meno! Abbiamo mille devozioni: santi, Madonne, rosari di ogni tipo, tridui, tredicine, quindicine, mesi interi… e dello Spirito Santo si parla solo in questo periodo.
Sarà perché è più facile?
Mi spiego. Se io ho un problema mi rivolgo al santo di turno, o ad uno dei mille titoli affibbiati a Maria (e c’è anche chi le mette in competizione: prega all’Immacolata che è più potente di quella del Rosario, o di quella delle Grazie… immagino la Madonna così 🤦🏽♀️🤦🏽♀️🤦🏽♀️), dicevo, affido a loro il mio problema e lo devono risolvere loro, me ne lavo le mani, e se non avviene il “miracolo”, scattano due possibili conseguenze: o ce la prendiamo con loro, e quindi ci allontaniamo, o ci riempiamo di sensi di colpa perché “non ne siamo sufficientemente degni”…
Povero Spirito Santo!!!
Eh già. Allo Spirito non si chiede che ci risolva i problemi… a Lui si chiede la forza, la saggezza, la mitezza, la temperanza, l’umiltà, affinché siamo noi stessi, con il suo aiuto, a risolvere i nostri problemi, affinché siamo noi a compiere i miracoli: “Farete cose più grandi di me” (Giovanni 14:12).
Allo Spirito non si delega. Lo Spirito impegna! Questa è la Pentecoste!
Siamo diventati tutti e tutte “casa” dello Spirito Santo, dimora preferita da Dio, santuario della Bellezza, affinché con il Suo aiuto siamo noi a risolvere i nostri e gli altrui problemi!
Con affetto, buona Pentecoste, Fabio!