Come genitori cristiani di figli e figlie LGBT “siamo stati scelti e mandati!” (Lc 10, 1-24)
Riflessioni di Corrado della Rete 3VolteGenitori, su “Camminando s’apre cammino” ritiro per cristiani LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano (Sestri Levante 24-26 giugno 2022)
“Il signore designò altri 72 discepoli e li inviò al due al due avanti a sé in ogni città”.
Il brano di Luca (10, 1-24) in cui Gesù invia i suoi discepoli per annunciare pace alle persone e alle città che incontreranno, mi ha accolto sabato 25 giugno a Sestri Levante dove, con mia moglie Michela, ho potuto incontrare persone LGBT, i loro genitori e pastori raccolti in un ritiro di preghiera, di riflessione, di condivisione. In realtà volti e persone amiche che non vedevo da tanto tempo!
È vero: siamo stati scelti e mandati! Non so come, non so perché, ma siamo stati scelti come genitori di ragazzi e ragazze LGBT ad essere mandati alla Chiesa e alla società per dire con franchezza: “questi sono nostri figli e figlie amati/e, non un libro o una teoria; figli e figlie che ben conosciamo perché sangue del nostro sangue, storia della nostra storia e quando parlate di loro state ben attenti perché parlate di vite che nemmeno immaginate!”.
Scelti anche per dire ai nostri figli e figlie e ad altri genitori: ”noi ci siamo! Vogliamo camminare fianco a fianco”.
Per questo Gesù li ha mandati a due a due, affinché non si scoraggiassero ma si aiutassero a vicenda nelle difficoltà che sicuramente avrebbero incontrato, di fronte alle porte sbattute in faccia.
Ma anche affinché potessero gioire quando il loro annuncio veniva accolto dai poveri, dagli ultimi, dagli invisibili e potessero raccontarlo agli altri.
Ecco dove nasce l’esigenza, la bellezza, di potersi incontrare per raccontarci a vicenda le meraviglie che il Signore è andato compiendo nelle nostre storie, nelle realtà in cui viviamo.
Come pure per raccontarci le difficoltà, le paure, l’ostilità di chi non ha voluto aprire le porte del proprio cuore al nostro racconto, affinché possiamo sostenerci ripetendoci che: “solo chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvo”, perché se continueremo ad avere fede nel nome di Gesù la morte, la sconfitta, la delusione, non avranno più l’ultima parola.
Da qui un sentimento di gioia e di ringraziamento al Signore, unitamente al rimpianto di non avere rivisto tanti fratelli e sorelle incontrati tre anni prima.
Allora perché non richiamare telefonicamente almeno una persona che avevamo incontrato allora per dirle: “mi ricordo di te, mi stai a cuore, continuiamo a camminare insieme!”.
> Voci e storie dal ritiro Camminando s’apre cammino” (Sestri Levante 24-26 giugno 2022)