Il “genere” di Dio è il “genere” dell’Amore… (Matteo 9:32-38)
Riflessioni di don Fabio
…che ha viscere materne, e nello stesso tempo, la tenerezza di un padre!
Matteo 9:32-38: “Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore”.
Compassione… È il verbo specifico di Dio! Ed è quello che ha sempre fatto e che farà: avere compassione di ciascuno e ciascuna di noi. Non riesce a fare a meno di aver cura di noi, perché è la sua natura!
Non è forse Efraim un figlio caro per me, un mio fanciullo prediletto? Infatti dopo averlo minacciato, me ne ricordo sempre più vivamente. Per questo le mie viscere si commuovono per lui, provo per lui profonda tenerezza. Oracolo del Signore. (Geremia 31:20)
La nostra teologia, la nostra dottrina, i nostri “insegnamenti” dovrebbero partire proprio da qui, e avere questo unico filo rosso… compassione!
Con affetto, Fabio!