Dal fico imparate questa parabola (Marco 13:24-37)
Riflessioni bibliche* di Dwayne Fernandes** pubblicate sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 29 novembre 2020, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Marco 13:24-37 ci parla di una serie di avvenimenti che devono verificarsi prima che possiamo vedere il Figlio dell’Uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.
Questi avvenimenti sono descritti nelle righe di apertura del passo come un sole che si oscura, una luna che non dà più il suo splendore, astri che si mettono a cadere dal cielo e potenze del cielo che vengono sconvolte. Marco non chiarisce il perché di tale incertezza, ci dice solo che la speranza trionferà.
Marco poi scrive: “Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte” (Marco 28-29).
Se applichiamo la metafora del fico ai recenti avvenimenti del mondo cattolico, sembra proprio che l’estate sia vicina: i rami della Chiesa si sono fatti teneri, e stanno spuntando le foglie!
In tutti gli Stati Uniti sacerdoti, genitori e responsabili parrocchiali stanno creando programmi spirituali per una Chiesa più inclusiva, anche per le persone LGBTQ cattoliche ispaniche; un crescente numero di vescovi austriaci e tedeschi dà il suo sostegno alla benedizione delle unioni omosessuali; le congregazioni religiose sono in prima linea nell’affrontare tematiche come il coming out, lo smantellamento dell’eteronormatività e la gestione dell’omofobia all’interno delle loro comunità. E ovviamente, l’approvazione di papa Francesco alle unioni civili omosessuali non è nulla di meno che un terremoto.
Qui nell’emisfero Nord [a novembre] può anche essere inverno, ma questa serie di avvenimenti del mondo cattolico porta con sé la promessa dell’estate.
Dobbiamo ancora affrontare alcune incertezze nella lotta per i diritti LGBTQ, ma forse possiamo davvero sperare che il Figlio dell’Uomo “è vicino, alle porte”.
Marco 13:24-37
In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore
e gli astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!.
Domande per riflettere
- Se avete mai vissuto dei significativi cambiamenti nella vostra vita, che siano stati voluti oppure temuti, allora conoscete bene “quei giorni” di cui parla Marco. Guardando alla vostra esperienza di persone LGBTQ o alleate, avete mai ricevuto qualche allusione criptica, o qualche messaggio, che vi inducono a sperare nella venuta del Figlio dell’Uomo? In attesa di che cosa state di vedetta?
- Guardando alla vostra esperienza di persone LGBTQ o alleate, in che modo avete affrontato i periodi di Avvento della vostra vita, quando la luce che di solito illumina il vostro cammino non brilla più? Cosa fate quando la vostra fiducia è scossa come astri che cadono dal cielo? Dove vi recate, quando sembra che l’oscurità sia la vostra unica compagna e Dio sembra scomparso?
- In che modo potreste scrivere o raccontare la vostra storia di Avvento LGBTQ? Nel vostro racconto si sentirebbe l’eco del grido di Isaia “Oh, squarciassi tu i cieli, e scendessi!” (64:1a; versione Nuova Riveduta)? In che modo Dio, nel corso degli anni, vi ha restaurati?
- “Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza” (2 Corinzi 12:9). Nei vostri periodi di debolezza, la grazia di Dio vi basta? Cosa pensate dell’attesa in quanto atto di fedeltà per lasciar fare a Dio? È una preghiera, oppure un problema? Nel capitolo 64, versetto 4, Isaia scrive “Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire, mai occhio aveva visto che un altro dio, all’infuori di te, agisse in favore di chi spera in lui” (versione Nuova Riveduta); pensate che sperare in Dio e aspettarlo porti con sé la sua ricompensa?
- Non conoscere né il giorno, né l’ora del ritorno di Cristo quale effetto ha sulla vostra santità, sul vostro impegno nel rendere concreto il Vangelo, sulla vostra adorazione, sul vostro amore per Dio, il prossimo e voi stessi? Vi considerati destinati a qualche specifico compito?
- Guardando alla vostra esperienza di persone LGBTQ o alleate, quali lezioni potete trarre dal fico?
Preghiera: Salmo 79 (80): 1-7, 18-19
Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi
davanti a Efraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia la tua potenza
e vieni in nostro soccorso.
Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?
Tu ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,
e i nostri nemici ridono di noi.
Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.
Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Meditazione video
L’essenza dell’Avvento e le lotte della comunità LGBTQ sono ben rappresentate dal testo della canzone A Change Is Gonna Come (Cambieranno le cose), scritta da Sam Cooke, attivista per i diritti civili e cantante soul senza pari (qui nella versione di Brian Owens e di suo padre Thomas Owens). Le sue parole, cariche di passione politica, si accordano bene con quelle di Marco in cui l’incertezza lascia spazio alla venuta [di Cristo] con grande potenza e gloria.
Sono nato presso il fiume, in una piccola tenda,
oh, e proprio come il fiume, è da allora che corro.
È passato molto, molto tempo,
ma so che cambieranno le cose, oh sì, cambieranno.
È stata una vita dura, ma non voglio morire,
perché non so cosa c’è laggiù, oltre il cielo.
È passato molto, molto tempo,
ma so che cambieranno le cose, oh sì, cambieranno.
Vado al cinema, e vado in centro,
qualcuno continua a dirmi di starmene a casa mia.
È passato molto, molto tempo,
ma so che cambieranno le cose, oh sì, cambieranno.
Poi vado da mio fratello
e gli dico “Fratello, per favore, aiutami”,
ma lui finisce per picchiarmi
e cado giù in ginocchio.
Ci sono state delle volte in cui ho pensato di non poter resistere a lungo,
ma ora so che sono in grado di farlo.
È passato molto, molto tempo,
ma so che cambieranno le cose, oh sì, cambieranno.
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI, salvo dove diversamente indicato.
** Dwayne Fernandes è direttore della spiritualità di New Ways Ministry. Ha conseguito un master in teologia al Newman Theological College, in Canada, e un certificato in direzione spirituale alla Washington Theological Union della capitale statunitense. Attualmente sta studiando educazione pastorale clinica.
Testo originale: Lessons from the Fig Tree