I cristiani, persone adulte e responsabili
Riflessioni di don Fabio
“Dio ci ha creati liberi e ci chiede di essere persone adulte, persone responsabili nella vita e nella società.” (Dall’omelia di papa Francesco a Québec)
Salmo 68:
“Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri”.
Nelle due letture della liturgia di oggi si parla di profeti, e i profeti, si sa, non fanno una bella fine! Proprio per la loro capacità di denunciare le cose che non vanno sono oggetto di persecuzioni, calunnie, diffamazioni; proprio come il Cristo, vengono messi in croce!
Ma è un passaggio quasi obbligatorio! Così come sta facendo papa Francesco nel suo ministero… ha avuto, ha e avrà sempre chi tenterà di ostacolarlo… ma i profeti vanno dritto per la loro strada: dice Geremia: Potete fare del mio corpo ciò che volete… ma ve la vedrete con il Signore che mi ha mandato.
Riporto qui in basso una piccola parte dell’omelia che il Papa ha tenuto l’altra sera in Canada (sopra trovate il link all’intera omelia, che vale la pena leggere).
A proposito della secolarizzazione, cita anche Paolo VI, dicendo: “Per affinare il nostro discernimento sul mondo secolarizzato, lasciamoci ispirare da quanto scrisse San Paolo VI nella Evangelii nuntiandi, Esortazione apostolica ancora oggi pienamente attuale: per lui la secolarizzazione è «lo sforzo in sé giusto e legittimo, per nulla incompatibile con la fede o con la religione» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 55), di scoprire le leggi della realtà e della stessa vita umana poste dal Creatore. Infatti, Dio non ci vuole schiavi, ma figli, non vuole decidere al posto nostro, né opprimerci con un potere sacrale in un mondo governato da leggi religiose. No, Egli ci ha creati liberi e ci chiede di essere persone adulte, persone responsabili nella vita e nella società. E, perciò, la secolarizzazione è una sfida per la nostra immaginazione pastorale, è «l’occasione per la ricomposizione della vita spirituale in nuove forme e per nuovi modi di esistere» (C. Taylor, A Secular Age, Cambridge 2007, 437).”
Con affetto, Fabio!