Per Dio non esiste “Ormai è tardi”; per Dio esiste “Ormai sei figlio/a e ti amerò, comunque e sempre”! (Matteo 20:1-16)
Riflessioni di don Fabio
Matteo 20:1-16: “Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Il problema è chi si ritiene “giusto”, chi crede di essere “nel giusto”. Pensiamo a Giona, al fratello maggiore della parabola del “figliol prodigo”, al fariseo della preghiera al Tempio… Chi si sente giusto avoca a sé il diritto di essere come Dio, anzi, corregge Dio per il suo modo di amministrare la giustizia.
Ma non è forse anche il problema di tanti di noi, che dinanzi a talune circostanze diciamo… E no eh… qui Dio deve intervenire, deve fare così, deve fargliela pagare… Di “giusti” ce ne sono a iosa, e ancora di più, ce ne sono di chi si sente “padrieterni”!
E se tornassimo a fare i figli, a godere del bene gratuito che il Padre ha per noi, senza invidiare il bene che il Padre ha per gli altri e che a noi, comunque, non fa torto?
Un’altra cosa che mi piace sottolineare è il fatto delle diverse “chiamate”: per entrare nel Regno di Dio non è mai troppo tardi! A qualunque ora, a qualsiasi età, siamo sempre chiamati, siamo sempre invitati a prendere parte alla festa che il Padre ha preparato per noi. Per Dio non esiste “Ormai è tardi”; per Dio esiste “Ormai sei figlio/a e ti amerò, comunque e sempre”!
Con affetto, Fabio!