Le “periferie esistenziali” amate, cercate e vissute in prima persona da Cristo, vengono chiamate “devianze” da chi non conosce il VANGELO! (Matteo 24:42-51)
Riflessioni di don Fabio
Matteo 24:42-51: “Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito?”.
I servi di cui il “Padrone” si fida siamo ciascuno/a di noi. Noi siamo coloro di cui Dio si fida, forse anche più di quanto lo facciamo noi stessi!
Spesso ci perdiamo, e forse anche ci giustifichiamo, dietro a ragionamenti del tipo “Ma non sono all’altezza” – “Non ce la farò mai” – “Non ne sono degno” – ecc. ecc., ma a Dio non servono professionisti o specialisti, o puri, o perfetti… Dio vuole FIGLI e FIGLIE capaci di amare e, come dice il Vangelo di oggi, che sappiano “dar da mangiare a tempo debito” a chi non ne ha.
Il nostro compito, il compito della Chiesa, della società, il compito dell’umanità, è prenderci cura l’uno dell’altro, non alzare barriere a causa delle disabilità, del colore della pelle, della religione, dell’orientamento sessuale. Queste, da chi non conosce affatto il Vangelo e non ha a cuore il bene del prossimo, possono essere scambiate e chiamate devianze… ma in realtà sono le “periferie esistenziali” amate, cercate e vissute da Cristo.
Con affetto, Fabio!