Il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato (Marco 2:27)
Riflessioni di don Fabio
Luca 6:1-5: “E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato»”.
Poveri farisei: buonissimi, bravissimi, osservatorissimi della Legge, anche in buona fede, si vedono infrangere, in soli tre anni, tutto ciò in cui credevano e su cui avevano costruito la loro esperienza religiosa. Si trovano ad avere a che fare con un maestro che sconvolge loro la vita. E si interrogano, poverini, ma per davvero. Alcuni lo fanno per trovare pretesti per far fuori questo strano maestro, altri, credo la maggioranza, lo fanno perché capiscono che in Lui c’è qualcosa di diverso. Solo che non hanno il coraggio di ammetterlo.
Gesù non trasgredisce la Legge così, per partito preso, o giusto per il gusto di farlo. Nel brano parallelo di Marco si capisce meglio: “Il sabato è fatto per l’uomo, non l’uomo per il sabato”. E poi continua: “Perché il Figlio dell’uomo è Signore del sabato”.
L’interesse di Dio non è l’osservanza cieca, sorda, zoppa di una legge, ma al centro del suo cuore c’è l’uomo, che è sempre al di sopra di ogni precetto, se questo non lo aiuta a realizzarsi come “figlio/a amato/a”. Per questo Gesù “guarirà” sordi, ciechi e zoppi, perché è venuto a liberarci da tutto ciò che ci incatenava e non ci permetteva di essere liberi.
Con affetto, Fabio!