Quando le luci della ribalta si spengono (Giovanni 19:25-27)
Riflessioni di don Fabio
Giovanni 19:25-27: “Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!»”.
Alla fine, quando le luci della ribalta si spengono, quando sei in pericolo, quando sembra non ci sia più speranza, rimane al tuo fianco solo chi ti ama. Ed è stata questa l’esperienza che Gesù ha fatto durante la sua morte. Vicino a lui stava la madre, il discepolo amato, e le amiche della madre.
Dice il biblista padre Alberto Maggi: “La presenza di Maria accanto al Crocifisso è il momento culminante dell’itinerario di fede da lei iniziato. Da quando, fin dal primo momento, ha dato adesione al Dio che ‘rovescia i potenti dai troni’ (Luca 1:52). Non è stato facile per Maria. Il suo collocarsi a fianco del condannato è un gesto di sfida verso quanti lo hanno condannato. Gesù è stato ucciso come un bestemmiatore (Matteo 26:65). Ponendosi a fianco del giustiziato, Maria denuncia come blasfema l’istituzione religiosa che lo ha condannato”.
Ancora una volta Maria ci è da esempio. Ancora una volta Maria ci suggerisce da che parte stare: seguendo l’esempio del figlio, lei continuerà a stare dal lato dei più deboli, dei condannati, starà dalla parte di chi, per un motivo o per un altro, viene messo ai margini.
Sotto la croce, Maria diventa segno di resistenza ad ogni ingiustizia, ad ogni male, ad ogni odio. E quando eventualmente non possiamo fare più nulla, come Maria rimaniamo accanto a chi soffre; anche in silenzio, ma “stiamo”: “STABAT MATER…”.
Con affetto, Fabio!