Quando siamo angeli per chi ci circonda (Salmo 8:5-6)
Riflessioni di don Fabio
Se io fossi un angelo chissà cosa farei. È chiaro che volerei, zingaro, libero tutto il mondo girerei. Andrei in Afghanistan e più giù in Sud Africa, a parlare con l’America, e se non mi abbattono, anche coi russi parlerei… (Lucio Dalla)
Salmo 8:5-6: “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato”.
Eppure ci ha fatti poco meno degli angeli… che in realtà, poi, significa che anche noi siamo angeli nella misura in cui, secondo le nostre capacità, ci prendiamo cura di chi ci sta intorno!
Leggendo i Vangeli ci accorgiamo che le vicissitudini di Gesù, così come le nostre, sono pervase dalla presenza di tanti “angeli” che annunciano la sua venuta, lo difendono nelle tentazioni, si prendono cura di Lui nutrendolo e confortandolo…
Questa festa è un’occasione per riflettere su quante volte abbiamo incontrato Gabriele, Michele, Raffaele nella nostra vita, o per quante persone lo siamo stati noi stessi. Tutte le volte che siamo portatori di una buona parola, di una buona notizia (Vangelo); tutte le volte che difendiamo coloro che ci circondano, o comunque difendiamo la dignità delle persone più fragili; tutte le volte che ci prendiamo cura di chi ci sta intorno diventiamo, rispettivamente, Gabriele, Michele e Raffaele: angeli sul cammino di chi ci circonda!
Buon onomastico a chi porta questi nomi, ma anche buona festa e buona missione a tutti coloro che con la loro vita sono “angeli” per gli altri!
Con affetto, Fabio!