Pastorale con le persone LGBT, un dossier del mensile “Il Segno” dell’arcidiocesi di Milano
Articolo di Giulio Isola pubblicato sul quotidiano Avvenire del 29 settembre 2022, pp.15
Un dossier di copertina trasparente e ricco di spunti sulla pastorale per le persone Lgbt, quello che arriva in edicola oggi con il mensile Il Segno della diocesi di Milano. Otto pagine ricche di approfondimenti e di interviste scritte da Laura Badaracchi per far emergere come, nelle varie comunità ecclesiali del nostro Paese, la questione sia «ancora fonte di chiusure e di imbarazzi», anche se «si moltiplicano gli esempi positivi di accoglienza e di dialogo». Una posizione sintetizzata dal titolo del dossier, “Il tabù e l’ascolto“.
La diocesi di Milano ha scelto con coraggio il secondo punto, anche grazie all’impegno di monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale, da cinque anni – si spiega nel testo – interlocutore del gruppo “Il Guado”, cristiani omosessuali.
È stato lo stesso Bressan, oltre un anno fa, a favorire l’incontro dei rappresentanti del “Guado” con l’arcivescovo Mario Delpini. «L’intento – spiega il vicario episcopale – è di farsi accanto con un accompagnamento nel cammino di fede e nella ricerca spirituale. I nostri sono incontri di conoscenza e di amicizia». E l’amicizia con Cristo, si sottolinea, «non ha frontiere né steccati».
D’altra parte lo storico gruppo milanese (Il Guado), fondato 42 anni fa, rappresenta bene questa dimensione di nuova pastorale integrata, visto che le sue iniziative, racconta nel dossier il portavoce Gianni Geraci, sono frequentate da tutti, al di là dell’orientamento sessuale. Sbagliato però pensare che il problema non susciti più polemiche e fastidio, visto che, come osserva il giornalista Iacopo Scaramuzzi, in una pagina del volume inchiesta Il sesso degli angeli (Edizioni dell’Asino), «il dibattito diventa tifo da stadio».
Per sintetizzare la posizione del magistero, Badaracchi dà spazio a don Aristide Fumagalli, docente di teologia morale che, alla luce di Amoris laetitia, sollecita a «bandire ogni farisaico ostracismo, prendendo atto della diversità delle persone omosessuali».
Secondo il teologo, autore del saggio L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana (Cittadella), un atteggiamento di maggiore apertura sarebbe un beneficio anche per la Chiesa «che si presenterebbe più credibilmente come la comunità in cui è vissuta la grazia e la conversione».
Tra le altre voci che arricchiscono il dossier c’è quella di padre Pino Piva, gesuita, organizzatore tra l’altro di un corso di alta formazione per operatori pastorali con persone Lgbt a cui da un paio d’anni interviene anche il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna