È inutile friscari su u sceccu un ni voli! (Luca 10:25-37)
Riflessioni di don Fabio
È inutile friscari su u sceccu un ni voli! (Per i “diversi” dal Sud: È inutile fischiare se l’asino non vuole saperne!)
Luca 10:25-37: “Gli disse Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?».
Il bravo e pio dottore della Legge ha appena chiesto a Gesù cosa bisogna fare per ereditare la vita eterna, e Gesù gli risponde che basterebbe mettere in pratica ciò che lui sa a memoria – visto che è un esperto della Legge – per vivere già nella vita eterna. Ma Luca ci fa notare che il bravo, pio, osservante, zelante dottore della Legge, “volendosi giustificare”, tira fuori un’altra domanda.
Attenzione! Non è una ricerca LECITA di ulteriore conoscenza, di approfondimento. Luca precisa che è per “giustificarsi”. Difatti, il testo non ci dice se, alla fine, l’esperto della Legge cambia il suo atteggiamento.
È il caso di quelle migliaia di persone, tra cui tanti di noi cristiani, che capiscono, che sanno quale sarebbe la cosa più giusta da fare, che li puoi mettere con la faccia spiaccicata dinanzi alla realtà, ma essi continueranno imperterriti a trovare dei “ma” o dei “se”, o tutti e due, per giustificare il loro non volersi convertire e coinvolgere nell’amore per il prossimo.
Papa Francesco ieri lo ha ribadito per l’ennesima volta, in maniera molto chiara, appellandosi a tutti i responsabili di ciò che sta succedendo, affinché si facciano delle scelte di e per la pace e cessi l’inutile guerra, che, cito, “non è mai una soluzione”.
(Per chi volesse leggerlo, qui trovate l’Angelus di ieri)
Con affetto, Fabio!