San Luca, lo «Scriba della mansuetudine di Cristo», come lo definisce Dante (Luca 10:1-9)
Riflessioni di don Fabio
Luca 10:1-9: “In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi”.
Oggi è la festa di san Luca evangelista. Luca è di origini pagane, discepolo di Paolo, probabilmente convertitosi grazie a lui, e da lui prende anche la particolare sensibilità verso i non circoncisi, i pagani.
C’è in lui un’attenzione particolare per i poveri e per le vittime dell’ingiustizia, per i peccatori accolti dal perdono e dalla misericordia di Dio. È lui a descrivere la peccatrice perdonata che lava i piedi di Gesù con le sue lacrime e li asciuga con i suoi capelli. È Luca a rivelare che la salvezza e la benedizione di Dio è per tutti, per tutti, per tutti… ah, forse non lo avevo precisato prima… PER TUTTI.
L’inizio del Vangelo scelto per la festa di san Luca è molto chiaro: i discepoli, gli apostoli, la Chiesa di ieri e di oggi hanno il compito di andare a preparare la venuta del Signore, non di sbarrare le strade, mettere paletti, distinguo, scomuniche ecc. ecc…
Ovunque entriate, dite: “Pace a questa casa!”, non “Tu sì e tu no!”… questo lasciamolo fare a Dio!
Con affetto, Fabio!