Agli incroci della vita ho scoperto “le Frontiere” dei cristiani LGBT+
Testimonianza di Mirko del gruppo cristiani LGBT+ di Sardegna sugli Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” per le persone LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali (Bologna, 28 ottobre/2 novembre 2022)
Sono arrivato a Villa San Giuseppe senza nessuna aspettativa e senza nessuna domanda ma con tanto timore, direi quasi terrore. Terrore di dovere affrontare temi che da moltissimi anni avevo sepolto.
Un po’ spaesato sapevo di poter contare su Matteo, perché prima di qualunque altra cosa siamo una squadra e sia le gioie che le difficoltà abbiamo deciso di affrontarle e condividerle insieme.
Non erano ancora iniziati gli esercizi e già la sera del nostro arrivo ho avuto il primo colpo. Mara e Agostino ci raccontano la loro storia e la metafora dell’autostrada dritta e perfetta che era la loro vita di fede. E poi le discriminazioni, il rifiuto da chi non accetta la condizione di genitore di figli LGBT+. Il casello che si chiude e il percorso diventa una scomoda e tortuosa stradina di montagna, sterrata e piena di curve.
Quell’immagine stampata nella mia mente non mi ha fatto chiudere occhio la notte e pensavo che in passato ho chiuso io quel casello autostradale scegliendo una delle tante stradine di montagna, non curandomi di quale scegliesse la mia famiglia.
Poi arrivano Alessandra e Maria Assunta che ci raccontano altre strade di “montagna” di cui si sente parlare spesso ma che non ho mai preso troppo in considerazione. E qui un nuovo colpo.
Preghiera, lettura, silenzio, pranzo, condivisione, emozioni e poi la Messa. L’unico dei momenti che pensavo di conoscere. SBAGLIATO MIRKO!!
Siccome non era abbastanza piangere per le testimonianze che abbiamo ascoltato, mettiamo pure ogni giorno una messa che dice esattamente quello di cui hai bisogno, con le parole che ti piacciono, non ripetuta a memoria come la poesia delle elementari ma dove partecipi. Prima Padre Paolo e poi Padre Fabio… Altro colpo.
Grazie a Dio abbiamo il momento del silenzio. Ho sempre amato il silenzio, è una delle condizioni che preferisco, nella quale mi rifugio e trovo conforto. Una condizione in cui ho imparato ad ascoltare il Signore e trovare risposte, arrivando a confini che ho sempre cercato di spostare qualche passo più avanti.
EH NOO!!! TROPPO FACILE.
In questi giorni a Villa San Giuseppe ho sentito il silenzio più rumoroso che io ricordi perché Villa San Giuseppe è un gigantesco incrocio. Un Incrocio in cui la scomoda e tortuosa stradina di montagna sterrata e piena di curve di tutti ci passa dentro evidentemente.
E come tutti i grandi incroci, c’è casino!!! Sentimenti che sorpassano, emozioni che suonano il clacson, condivisioni che frenano bruscamente il tempo.
E poi ci siete voi, guidatori indisciplinati. Grazie per il casino che siete riusciti a fare! E tu.. Padre Pino Piva non potevi che essere l’autorità migliore per dirigere questo bellissimo traffico.
Vi voglio bene e come dice una mia conterranea: “baci stellari”.
> Le altre testimonianze sugli Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” per le persone LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali (Bologna, 28 ottobre/2 novembre 2022)