Nel “Vademecum” sugli omosessuali parole che lasciano senza parole
Riflessione tratta da Acqua di fonte n.2 del Febbraio 1997
Il testo che di seguito vi riportiamo non è tratto, come qualcuno potrebbe sospettare, da un trattato di morale sessuale della fine del secolo scorso, bensì dal “Vademecum di Teologia morale” edito dalla Libreria Vaticana nel 1996. Il tema è naturalmente l'omosessualità vista come "vizio", "inversione", "perversione", etc… Cosa dire di fronte a queste parole che lasciano… senza parole? "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa" (Dante, Divina commedia, canto III, verso 51).
« Omosessuali, giovani o anziani: quando sono convinti che non sia possibile uscirne, perché hanno letto teorie pseudoscientifiche le quali sostengono la connaturalità insuperabile, smentire con calma le suddette mistificazioni, se c’è tempo e modo; leggere loro il capitolo 12 della Lettera ai Romani e fermarsi a riflettere su questo punto.
Anche secondo l’esperienza di psichiatri seri, non si può dubitare che vi possa essere l’inversione o la perversione sessuale come fenomeno morboso acquisito; ma se non si vuole negare del tuttola libertà, non è possibile negare la responsabilità più o meno grave di chi si abbandona al vizio.
Perciò, moralmente, la prima questione da risolvere è se l’inversione o la perversione sia congenita o acquisita ed in questo caso quale parte vi abbia la responsabilità personale.
Esortare perciò ad ingaggiare la lotta, e, se si tratta di giovani, consigliare a fare una scelta in vista di un futuro matrimonio, per liberarsi di questa palla di piombo al piede. Sempre sostenuti da una vita spirituale più vigorosa, con comunione frequente, preghiera assidua, meditazioni evangeliche, suppliche alla SS.ma Vergine».
Il testo non è tratto – come qualcuno potrebbe sospettare – da un trattato di morale sessuale della fine del secolo scorso, bensì dal nuovissimo “Vademecum di Teologia morale” di Gerardo Cappelluti O.P. – Libreria Ed. Vaticana – 1996 (sic!)
NOTA 1: Il brano è indubbiamente un successo. Lo stile riflette perfettamente il pensiero: approssimativo, sfilacciato, pasticcione.
NOTA 2: Romani 12 è un capitolo splendido che invitiamo tutti a leggere. Resta solo da capire quali peculiari indicazioni possa fornire in riferimento alla condizione omosessuale.