Tenetevi pronti (Mt 24:37-44)
Riflessioni bibliche inviateci da Luigi T.
Matteo 24:37-44: «Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
«La nostra grande nostalgia»: ti cantavamo così, forse, da ragazzi, in parrocchia. «Tu sei la nostra grande nostalgia», «E il tuo mancare è già gran cosa / che ingravida il mio vuoto nell’attesa / e più soave è la tua mancanza / di qualunque presenza nella stanza» (M. Gualtieri, Quando non morivo).
Gravida della tua attesa, la mia esistenza. Eppure mi distraggo, eppure altro mi conquista, mi prende – altro che soltanto vagamente, da lontano, somiglia a te, ma – mi dico, mi dicono – “mi devo accontentare”.
Certo, è più soave la tua mancanza, ma è lunga, interminabile, incerta. Nessuno mi toglie la certezza che alla fine arriverai, e questa nostalgia finirà, ma intanto – ecco, è l’“intanto” il problema, è il “frattempo”. Ogni altra ricerca è la ricerca di qualcosa che inganni il “frattempo”. E allora «perdona il disperato amore / che mi spinge di notte in notte» (D.M. Turoldo, Preghiera alla Vergine).
Ma in questo vagare, in questo affanno, tu ti inventi il gioco degli innamorati, e ti fai trovare – mi fai inciampare –, fingendo il caso, dissimulando il piano. «Mi feci trovare da chi non mi cercava» (Isaia 65:1) – mentre io non ti cercavo più, mentre io cercavo altro, e non contro te, ma solo senza te, ti sei fatto trovare – ti fai trovare per strada, all’incrocio, sulla via, «nell’ora che non immaginate», nell’ora in cui non ti aspettavo, in cui non ti pensavo, in cui non immaginavo. Quando non ti aspettavo ormai più.
Non un ladro, non un colpo, non una retata, una punizione, un assalto. No. Il cuore che ti salta nel petto, invece – il cuore che comincia a battere – all’improvviso, quando non me l’aspettavo, «nell’ora che non immaginate», quando ero preso da altro, che non era bello quanto te.
Come la più bella, come la più dolce delle sorprese, ti fai trovare, senza avvertire, e io lascio tutto per correre e posarmi su di te, la tua sinistra sotto il mio capo e la tua destra ad abbracciarmi (Cantico 8:3).