Il “piccolo”, l’emarginato, il “diverso”… quello sì che è il Tempio di Dio! (Luca 21:5-11)
Riflessioni di don Fabio
Luca 21:5-11: “Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta»”.
Gesù parla della distruzione del Tempio, e scandalizza i suoi ascoltatori e i suoi discepoli. Si scandalizzano perché si era identificato il Tempio con Dio, per cui, se si distruggeva il “luogo”, la struttura, automaticamente si perdeva Dio, ed era la fine del mondo…
Ma Dio non sta nel tempio, non sta chiuso in una struttura, non sta in una legge. Dio sta nell’amore, nel vino e nelle nozze, ci dice san Giovanni. Quello che è venuto a fare Gesù è distruggere il tempio, cioè la falsa immagine di Dio che ci siamo costruiti.
Ancora oggi troppi “pseudocristiani” stanno nei “templi”, accendono candele, pregano, c’è chi ha il bisogno viscerale di andare a toccare il tabernacolo per sentire più vicino, all’intimo del suo cuore, Gesù, e poi è xenofobo, omofobo, tuttofobo (licenza letteraria per dire che ha paura di tutto ciò che non rientra nella sua piccola testolina), e scalcia tutti via…
No! Chiaro. Dio non è questo. Dirà Gesù: “Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me”! Il “piccolo”, l’emarginato, il “diverso”… quello sì che è il Tempio di Dio!
Con affetto, Fabio!