Il fanatismo, di qualsiasi religione, non è mai espressione di una fede, ma solo ed esclusivamente di ignoranza, soprusi ed oppressione! (Luca 1:46-55)
Riflessioni di don Fabio
Luca 1:46-55: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.
Le parole del Magnificat stamattina mi hanno immediatamente fatto pensare a tutto ciò che sta accadendo in Iran… È assurdo! Si rimane muti davanti a certe scene e certe notizie! Spero, e me lo auguro con tutto il cuore, che presto, il più presto possibile, tutte queste donne possano cantare il loro “Magnificat”.
A tutte loro, e a tutte le donne oppresse per qualsiasi motivo, dedico queste parole di don Tonino Bello: “No, non fu neutrale. Basta leggere il Magnificat per rendersi conto che Maria si è schierata. Ha preso posizione, cioè. Dalla parte dei poveri, naturalmente. Degli umiliati e offesi di tutti i tempi. Dei discriminati dalla cattiveria umana e degli esclusi dalla forza del destino. Di tutti coloro, insomma, che non contano nulla davanti agli occhi della storia.
“Maria non è come certe madri che, per amor di quieto vivere, danno ragione a tutti e, pur di non creare problemi, finiscono con l’assecondare i soprusi dei figli più discoli. No. Lei prende posizione. Senza ambiguità e senza mezze misure. La parte, però, su cui sceglie di attestarsi non è il fortilizio delle rivendicazioni di classe, e neppure la trincea degli interessi di un gruppo. Ma è il terreno, l’unico, dove lei spera che un giorno, ricomposti i conflitti, tutti i suoi figli, ex oppressi ed ex oppressori, ridiventati fratelli, possano trovare finalmente la loro liberazione”.
Con affetto, Fabio!