La pace in Europa è l’unico modo di rendere omaggio alle vittime della Shoah
Riflessioni di Lavinia Capogna
27 Gennaio Giornata della Memoria. La Shoah, che in antico ebraico vuol dire “tempesta devastante“, “distruzione assoluta” indica lo sterminio compiuto da Hitler e dal regime nazista tedesco tra il 1933 e il 1945 di coloro che ritenevano di “razza inferiore” o “degeneri“. Furono tra i 15 e i 17 milioni le vittime.
Iniziò con lo sterminio attuato attraverso l’eutanasia dei disabili, le prime vittime, poi gli ebrei che vennero perseguitati in tutta l’Europa (gli ebrei vittime della Shoah furono circa 6 milioni), poi gli omosessuali, le lesbiche e i trans, sterminio ancora rimosso dalla memoria, i Rom, i Testimoni di Geova, gli slavi tra cui i prigionieri sovietici, gli avversari politici di varie ideologie: socialisti, comunisti, liberali, i prigionieri militari italiani dopo l’8 settembre 1943.
Tra di loro bambini ed anziani.
I tedeschi costruirono vari campi di sterminio tra cui Auschwitz in Polonia dove attuarono lo sterminio sistematico con le camere a gas ma anche umiliando, insultando, torturando, facendo esperimenti crudeli sui prigionieri. Qualcuno ha scritto che i tedeschi volevano togliere anche l’anima ai prigionieri.
Tra le vittime più celebri: Anne Frank, 15 anni, ebrea tedesca che viveva in Olanda, Etty Hillesum, 29 anni, olandese, Marc Bloch, storico francese, Massimiliano Kolbe, frate cristiano polacco che diede la vita per salvare uno sconosciuto, santo, Mafalda, principessa di Savoia, figlia del re d’Italia.
Tra coloro deportati che si salvarono Liliana Segre, scrittrice e Senatrice a vita della Repubblica Italiana, Primo Levi, scrittore e chimico, Viktor Frankl, psichiatra austriaco, autore del bellissimo libro “L’uomo in cerca di senso. Uno psicologo nei lager”, Edith Bruck, scrittrice.
La filosofa Hannah Arendt, che era stata la compagna del filosofo ebreo tedesco Walter Benjamin, che si era suicidato in Francia pur di non cadere in mano tedesca, ha dimostrato seguendo il processo ad Eichmann, l’ideatore della “soluzione finale”, “la banalità del male” e cioè come un qualsiasi impiegato possa, inserito in un ingranaggio, trasformarsi in un mostro criminale.
La psichiatra svizzera Elizabeth Kübler Ross che visitò un campo di sterminio e parlò con i sopravvissuti disse che ognuno deve sconfiggere “l’Hitler che è dentro di noi”.
Tra le popolazioni ci furono delatori e collaborazionisti dei tedeschi, una massa di indifferenti ma anche chi rischiò o perse la vita per aver aiutato e nascosto disinteressatamente ebrei ed avversari politici di Hitler.
Percentuali e numero delle vittime della Shoah secondo i dati del United States Holocaust Memorial Museum
(Fonte Wikipedia)
Ebrei 42% 6 milioni
Polacchi , Ucraini e Bielorussi 22% 3.5 / 4 milioni
Prigionieri di guerra sovietici 20% 3 milioni
Politici 10% 1.5 / 2 milioni
3% 320.000 / 350.000 (serbi); 20.000 / 25.000 (sloveni)
Rom 2% 196.000 / 300.000
Disabili 1% 250.000 / 270.000
1% 5.000 / 15.000 (omosessuali); 1.900 (testimoni di Geova).
BIBLIOGRAFIA:
Anne Frank, Diario
Etty Hillesum, Diario
Primo Levi, Se questo è un uomo
Viktor Frankl, L’uomo alla ricerca di senso. Uno psicologo nei lager
Liliana Segre, Ho scelto la vita
Liliana Segre – Enrico Mentana, La memoria rende liberi
Lia Levi Una bambina e basta
Massimo Consoli, Homocaust, il nazismo la persecuzione degli omosessuali
Claudia Schoppman, Zeit der Maskierung – Lebensgeschichten lesbischer Frauen im “Dritten Reich” (Il tempo del mascheramento – Storie di vita di donne lesbiche nel “Terzo Reich” – il libro non è stato tradotto in italiano)
Michael Tregenza, Purificare e distruggere. Il programma “eutanasia”. Le prime camere a gas naziste e lo sterminio dei disabili (1939-1941)
Severino Ragazzini, San Massimiliano Kolbe
William L. Shirer, Storia del Terzo Reich
Hannah Arendt La banalità del male.
FILM SUL TEMA:
- Schindler’s List di Steven Spielberg
- Il diario di Anna Frank di George Stevens
- Exodus di Otto Preminger
- Vincitori e Vinti di Stanley Kramer
- Arrivederci ragazzi di Louis Malle
- Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica
- Diario di un italiano di Sergio Capogna
- Andremo in città di Nelo Risi
- L’oro di Roma di Carlo Lizzani
- Hotel Meina di Carlo Lizzani
- Jona che visse nella balena di Roberto Faenza
- Giorgio Perlasca, un eroe italiano di Roberto Negrin
- Kapo di Gillo Pontecorvo
- La vita è bella di Roberto Benigni
- Mr Klein di Joseph Losey
- Il bambino con il pigiama a righe di Mark Herman
- Train de vie di vie – Un treno per vivere di Radu Mihăileanu
- Il coraggio di Irena Sendler di John Kent Harrison
- La Rosa Bianca – Sophie Scholl, di Marc Rothemund
- Il pianista di Roman Polanski
- Il documentario “Notte e nebbia” di Alain Resnais
- Il documentario Paragraph 175 di Rob Epstein e Jeffrey Friedman, voce fuori campo di Rupert Everett.