Vivere le beatitudini nel nostro tempo
Riflessioni bibliche di don Fabio
“Beati …” (Mt 5, 1-12)
I poveri in spirito: beato chi riesce a mollare la presa; chi non è tra quelli che SE NON SI FA COME DICO IO… Beato perché sarai molto più libero interiormente… SCIALLA direbbero a Roma!
Gli afflitti: beati coloro che sanno affliggersi (nel vero senso della parola) per le ingiustizie. Proprio come faceva Gesù, che si affliggeva dinanzi alla ormai perduta Gerusalemme, alle ingiustizie, al tempio corrotto, alle discriminazioni. Si affliggeva e lottava!
I miti: beato se non ti rassegni. Beatitudine, questa, spesso confusa con la rassegnazione (imparate da me che sono mite, non rassegnato, anzi, lotto per il bene, per la giustizia).
Chi ha sete di giustizia: beato chi non ha sete di vendetta. Fare giustizia secondo Dio, che è quella che vivevano alcune, tra le prime, comunità cristiane: non v’era tra loro divisione/distinzione/discriminazione, mettevano in comune i loro beni.
I Misericordiosi: beati se sarete misericordiosi come il Padre. Beato se hai gli occhi aperti e attenti, se hai compassione (patire-con), beato se non stai a guardare ma ti dai da fare.
I puri di cuore. Beato chi ha un cuore libero da ogni tipo di “idolo”. Forse la più difficile…
I costruttori di pace: beato chi si impegna con ogni sua capacità, risorsa, possibilità per la pace. Ma non alla maniera degli imperatori tiranni che si facevano chiamare costruttori di pace… usando violenza e sopruso!
I perseguitati per la giustizia: beati coloro che cercheranno di mettere in pratica queste e tutte le possibili beatitudini che l’umanità richieda.
Sono beati per il loro impegno nel garantire gli stessi diritti per tuttə, per il rispetto del Creato e dell’ambiente.
Sono beati perché subiranno tutte le ingiustizie e le persecuzioni che ne conseguono!