Genitori fortunati. Figli LGBT e famiglie cattoliche, la forza del dialogo
Articolo pubblicato sul quotidiano la Gazzetta di Parma il 7 febbraio 2023, pagina 14
«Abbiamo il sogno e il desiderio di credere che sia possibile che la Chiesa (cattolica) e i nostri figli omosessuali si parlino, si ascoltino e che si accompagnino, tenendosi uniti. Il cammino è nato da li e il libro (Genitori Fortunati) racconta questa speranza»
A dirlo è Corrado Contini, la cui testimonianza compare nel volume «Genitori fortunati. Vivere da credenti il coming out dei figli», pubblicato dall’editrice cattolica Effatà, curato da Gianni Geraci e da Innocenzo Pontillo per (l’associazione) La tenda di Gionata e presentato, ieri pomeriggio (6 febbraio 2023), alla presenza del vescovo, Enrico Solmi, al Centro pastorale diocesano.
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Come chiarito da Contini, che ha dialogato con Pietro Cocconcelli, don Gian Luca Carrega della diocesi di Torino e Alessandra Bialetti, pedagogista e consulente familiare (entrambi co-autori del testo), il libro rimarca la volontà dei genitori di coltivare la propria fede.
«È stato un percorso che ha voluto dire e significare studio, riflessione, preghiera e ascolto delle vite, delle persone e della parola di Dio, perché crediamo, come cristiani, di doverla ascoltare – ha aggiunto Contini -. Abbiamo capito che quella realtà, che all’inizio ci sembrava un peso e una difficoltà, in realtà è diventata un’opportunità e un dono che ci ha fatto camminare, migliorare, capire e cambiare lo sguardo, vedendo la stessa realtà con occhi diversi e scoprendone la bellezza».
«Il coming out di un figlio o di una figlia può sempre essere un momento destabilizzante, perché per cultura, formazione e crescita le vecchie generazioni hanno ancora qualche difficoltà, perciò i genitori sono i primi a dover essere sostenuti per compiere questo processo di accoglienza dei figli e della loro affettività – ha sottolineato Alessandra Bialetti -.
È molto importante lavorare sulle famiglie, proprio perché è da lì che inizia tutto il percorso: spesso, la paura di un figlio è quella di perdere i legami significativi e quello più significativo e viscerale è quello con i genitori. Facendo, quindi, un lavoro di concerto e mettendo insieme le varie voci si può arrivare a un percorso di benessere per tutti».
Come chiarito dalla pedagogista, è fondamentale la creazione di «una rete di genitori che possano riflettere gli uni nell’esperienza degli altri». Il volume alterna testimonianze e contributi personali con approfondimenti e interrogativi.
«Il testo è centrato sulla condizione nella quale si trova un ragazzo che esprime la propria tendenza omosessuale all’interno della sua famiglia, facendo un atto di importante disvelamento, di liberazione e di dialogo con il nucleo familiare, che è chiamato a recepire questo in un percorso comune di maturazione e di crescita – ha concluso il vescovo (Solmi) -. Questo è il centro del libro e questa è anche l’esperienza bella e positiva che al suo interno viene testimoniata».
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