La triste comicità di chi parla degli omosessuali senza conoscerli
Email inviataci da Enrico il 16 febbraio 2013
Cari amici di Gionata, ieri aprendo Famiglia Cristiana (7/2013), mi trovo a leggere, tra le risposte del Direttore don Sciortino, una piccata risposta dello stesso alle allucinanti lettere di lettori che accusavano la rivista “di sostenere la causa gay”. Dopo aver superato lo sbigottimento per la violenza e l’arroganza dei toni delle lettere di protesta, sono andato a recuperare il numero incriminato (2/2012).
Ricordo di aver letto senza troppo interesse le poche righe di padre Lorenzetti, allineate come al solito alle indicazioni standard della gerarchia, ammorbidite appena dal richiamo al rispetto e alla comprensione per ogni persona. Mi ero però perso il fatto che in terza di copertina Famiglia Cristaina aveva pubblicato la (per conto mio, brutta e banale) campagna del Ministero per le Pari Opportunità relativa alla lotta all’omofobia. Tutto questo ha scatenato un gran polverone.
Ma la cosa più gustosa e divertente è stato poi andare a spulciare sul sito internet di Famiglia Cristiana tutta una serie di botta e risposta tra Redazione di Famiglia Cristianae quella di un “importantissima e qualificatissima testata cattolica online”, tale “Nuova Bussola Quotidiana” che accusava – udite! udite! – Famiglia Cristiana di essere ormai apertamente schierata a favore della “causa gay”, e queste accuse venivano rivolte con toni che potremmo definire “non troppo in sintonia con lo spirito evangelico” (Leggi qui).
Da qui la controrisposta di Famiglia Cristiana con tanto di minacce di querela, e conseguente querelle sul forum del settimanale (Leggi qui).
La cosa “divertente” in questa “lotta” tra una testata ultra conservatrice che accusava una testa moderatamente conservatrice di essere troppo poco conservatrice e anzi troppo modernista e non degna di fregiarsi dell’appellativo di “cristiana”, oltre alla veemenza dei toni, è il fatto che mai, mai e mai nemmeno una volta chi, all’interno della Chiesa, si affanna a intervenire ogni volta che si parla di omosessualità si degna di ascoltare per un momento i diretti interessati, ossia gli omosessuali, cattolici in primis.
Nemmeno – faccio per dire – per andare a raccogliere le esperienze dei “gruppi di riparazione” (figuriamoci di Gionata o dei nostri gruppi di gay credenti…)
Insomma. Ancora una volta, pur essendo al centro della disputa, a noi bambini piccoli e immaturi, quasi incapaci di intendere e di volere, non viene rivolta parola e sopratutto orecchio per ascoltare, ma tant’è.
Se volete farvi due risate (e non vi siete ancora scompisciati nel leggere la Nuova Bussola Quotidiana) mentre andate a curiosare il sito di Famiglia Cristiana, non perdetevi gli articoli di Renata Maderna sull’intervento a Sanremo di Federico e Stefano (leggi qui). Prepariamoci qualche paio di scarpe comode e resistenti: di strada per arrivare all’accettazione e all’accoglienza nella Chiesa ce n’è ancora parecchia da fare.
Un saluto a tutti!
Enrico