Stigma Stop. Un’indagine sull’auto-stigma nelle relazioni delle persone LGBT*
Dialogo di Katya Parente con Ilenia Pennini, responsabile salute dell’Arcigay
È vero, o è una leggenda metropolitana, che la vita delle persone queer è più promiscua di quella degli etero? Ci si protegge abbastanza durante i rapporti occasionali? Che correlazione c’è tra autostima ed abuso di sostanze? A queste e ad altre domande vorrebbe dare una risposta la ricerca “Stigma Stop”. A parlarcene è qui con noi Ilenia Pennini, responsabile salute dell’Arcigay, e della campagna.
A chi si rivolge il vostro questionario?
Il questionario si rivolge a tutte le persone LGBTQIA+ allo scopo di indagare quanto persistano stigma e auto-stigma nei comportamenti e nelle relazioni delle persone non eterosessuali. Lo studio nasce grazie all’esperienza acquisita da Arcigay, sia in ambito nazionale che in ambito locale, sulla cultura della prevenzione, del benessere sessuale e del diritto al piacere.
Perché i lettori dovrebbero partecipare?
L’esperienza individuale del singolo lettore, messa insieme a tutte le altre in un’azione collettiva, può portare a acquisire informazioni fondamentali su come contrastare i fenomeni di stigma e auto-stigma, e portare benefici all’intera comunità. Il questionario è anonimo e si compila in pochi minuti, e può dare a chi lo compila anche spunti alla riflessione individuale su come ci si sta prendendo cura di sé stess* e del proprio corpo.
Le nuove generazioni sono più attente alla propria salute sessuale?
Purtroppo no. Si parla di più di sesso, e questo dà l’illusione che ci sia una maggiore consapevolezza, ma è sempre minore l’attenzione sulla salute e sulla prevenzione. L’educazione sessuale nelle scuole è rara, quasi sempre demandata all’iniziativa individuale dell’insegnante illuminato o alle assemblee studentesche. Al contempo, internet e i social network sono diventati il principale mezzo di informazione, ma non sempre le fonti sono accurate, e questo rischia di accrescere ansie e paure in relazione alla sessualità.
Negli ultimi anni, con il nostro progetto www.healthypeers.it e con i social relativi, cerchiamo di fare informazione sulla prevenzione e il benessere sessuale, con una particolare attenzione per le fasce giovani della popolazione.
Entro quando pubblicherete i risultati?
I risultati verranno condivisi in occasione del World AIDS/HIV Day il 1° dicembre, una data importante che, per noi, è anche un momento simbolico per ricordare l’impatto che l’HIV ha avuto su molte vite, ma anche, adesso che le terapie sono efficaci, per pensare alle nuove strategie. Non più solo HIV, ma benessere sessuale a 360°, per tutte le persone.
Quali ricadute concrete avrà?
Come già dicevo prima, il questionario può dare informazioni per pensare nuove strategie. Dalla strutturazione di servizi territoriali nelle città in cui sono presenti comitati Arcigay, a iniziative di informazione e sensibilizzazione, a interlocuzioni con le istituzioni per promuovere il miglioramento di servizi, siano essi sanitari o sociali.
Ringraziamo Ilaria per la sua disponibilità. Per chi volesse rispondere al questionario, questo è il link. Prendetevi qualche minuto per rispondere alle domande. Fatelo per voi stessi: la salute è uno dei beni più grandi.